In piedi sui ruderi della chiesetta di Sa Itria e Santu Jacu sul monte Ortobene: «Turisti, non fatelo»
Un appello per la salvaguardia di un patrimonio che rischia di essere irrimediabilmente danneggiato(foto Ledda)
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«Per favore, se andate a vedere questi siti, soprattutto i ruderi come quelli della foto, non saliteci sopra come ha fatto la ragazza: sono a rischio da sempre. Stiamo cercando di preservarli il più possibile come memoria storica del nostro patrimonio».
È l’appello lanciato oggi sui social, corredato da un documento fotografico che mostra un’escursionista arrampicarsi sulle rovine della chiesetta di Santu Jacu, uno dei luoghi di culto bizantino sul Monte Ortobene, un patrimonio che rischia di essere irrimediabilmente danneggiato. L’immagine, che ha suscitato un’ondata di preoccupazione, mette in evidenza il comportamento incosciente di chi, ignorando il valore storico del sito, lo mette in serio pericolo.
La chiesetta di Santu Jacu, insieme alla vicina Sa Itria, fa parte di un patrimonio culturale unico che risale a circa cinquecento anni fa, ma che oggi si trova in condizioni di grave abbandono. L’appello arriva all’associazione OrthobenEssere, da sempre in prima linea nella tutela del Monte Ortobene, e al Comitato Monte Ortobene “Ultima Spiaggia”, entrambe impegnate nel salvaguardare e valorizzare questi luoghi di grande valore storico e culturale.
Nonostante un importante impegno da parte del Consiglio comunale di Nuoro nel marzo del 2018, quando fu approvato un pacchetto di iniziative per il rilancio ambientale e culturale del Monte Ortobene, il progetto di valorizzazione e messa in sicurezza delle chiesette bizantine di Sa Itria e Santu Jacu è stato fino ad ora largamente trascurato. La mozione, sostenuta dal Psd’Az, prevedeva una serie di interventi per tutelare questi luoghi, ma finora ben poco è stato fatto.
Ora, con l’ulteriore rischio rappresentato da atti di inciviltà come quello documentato sui social, si chiede con urgenza che le autorità competenti intervengano per mettere in sicurezza i siti e avviare lavori di restauro. La speranza è che questi luoghi, che raccontano una parte importante della storia di Nuoro e della Sardegna, non vengano dimenticati e ci si mobiliti per salvaguardarli prima che sia troppo tardi. L’invito è dunque a rispettare il valore storico e culturali, a evitare comportamenti pericolosi e a contribuire alla loro conservazione, per non lasciare che un patrimonio unico svanisca nel silenzio dell’indifferenza.