In sei Comuni dell'interno, Seulo, Gadoni, Tonara, Belvì, Desulo e Aritzo ormai la neve, simbolo dell'inverno in montagna, abbagliante quando illuminata dal sole, viene associata al buio pesto energetico che manda in blocco la routine delle comunità: la vita quotidiana, i servizi e il lavoro di tutti.
Un’associazione mentale che viene dal trauma della nevicata di fine novembre 2021, quando i sei Comuni andarono in blackout senza soluzione di continuità per tre giorni. Evento che si è ripetuto con la nevicata  dello scorso 20 gennaio: 27 ore senza luce Desulo, 15 Aritzo, 14 Belvì, 12 Seulo, Gadoni e Tonara. Il danno sarebbe stato prodotto dalla caduta di un albero sui cavi elettrici che avrebbe mandato in cortocircuito la rete. 

Se è vero che la tempra della gente di montagna una volta era forgiata dalle asperità, in questi piccoli paesi è ancora naturale organizzarsi facendo ciascuno la propria parte, cittadini e amministratori, per fronteggiare le difficoltà. Il primo pensiero sempre agli anziani, sorprendenti anime forti, imperturbabili come rocce.

Le comunità però ne hanno davvero abbastanza di subire i guasti ripetuti su una rete in cui, denunciano i sindaci, non si fa più neppure la manutenzione ordinaria. 
Ad Aritzo è alloggiata la cabina energetica primaria, nel Comune l'interruzione dell'energia elettrica si è protratta dalle 5 del mattino alle 20 della sera. Il sindaco, Paolo Fontana, ha dichiarato lo stato di calamità; ricorda che già intorno al 2005 si parlava di intervenire per la messa in sicurezza della rete elettrica, da allora evidentemente i cavi non sono stati interrati: «Ero sindaco anche allora, al mio secondo mandato, dopo quasi vent'anni scopro che stiamo ancora aspettando che i lavori inizino. Entro la prossima settimana è previsto a Roma un incontro con il ministro delle Infrastrutture per disporre interventi urgenti e non più derogabili».

La nevicata di fine novembre 2021 era atipica, ma lo stesso non può dirsi dell'ultima, come spiega il sindaco di Tonara, Pier Paolo Sau: «A fine 2021 gli alberi avevano ancora le foglie e caricarono molta più neve, in poche ore si arrivò a un volume di 50/60 centimetri di neve caduta, mentre la nevicata di dieci giorni fa è stata modesta, 20/30 centimetri, e comunque ha provocato un blackout di 12 ore. Oltre al fermo delle attività commerciali avevamo al freddo la casa alloggio e la caserma dei carabinieri, aspettiamo risposte chiare e impegni sottoscritti da Enel e Terna».

Al lavoro per indire un tavolo tecnico con Enel e Terna anche il sindaco di Belvì, Maurizio Cadau.
Nella primavera 2022 la grande illusione degli interventi svolti da Terna sulla rete elettrica aveva fatto desistere gli amministratori dal procedere compatti con la class action ma questa volta la volontà sembrerebbe quella di andare avanti.

Desulo 27 ore di buio: sold out le stufe a gas, chiuse le attività, andati in malora il pane, che non si è potuto cuocere, e il torrone si è vetrificato. «Siamo gente di montagna – spiega il sindaco Giovanni Cristian Melis – e quando si verificano disastri come questo essere un paese ci salva. Il bar rimasto aperto si è attrezzato con una caffettiera per accogliere i turisti arrivati per i fuochi di San Sebastiano. Il gestore mi ha detto ‘arrivano le persone, come si fa a lasciarle senza nulla’. Gli anziani ci hanno raccomandato di preoccuparci per i più giovani perché loro, hanno detto, hanno ‘conosciuto privazioni peggiori’. Questo a voler guardare la conferma degli aspetti positivi interni alla comunità, è urgente adesso che chi di dovere lavori a garantire la tenuta del servizio con interventi straordinari e ordinari».

A Seulo interruzione energetica dalle 6 del mattino alle 17.30, esasperato il sindaco Enrico Murgia: «La disfunzione cronica di questa rete elettrica rappresenta l'ennesimo schiaffo in faccia al nostro territorio, dimenticato dagli uomini e da Enel e Terna. Oltre alle significative perdite per la piccola economia della comunità, si lasciano al freddo e al buio e senza alcuna possibilità di comunicare le famiglie. È impensabile continuare nell'inerzia ad aspettare i prossimi blackout».

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