«Non si segnalano profili di colpa». Dopo oltre tre mesi di camera di consiglio, con queste parole il gip del Tribunale di Nuoro, Giovanni Angelicchio ha sciolto la riserva sull'archiviazione del procedimento penale per omicidio colposo nei confronti di sei dirigenti dell’Anas che dovevano occuparsi della sicurezza della statale 129, la Nuoro-Macomer, dove il giorno di Natale del 2017 morirono i fratelli Francesco e Matteo Pintor.

Ad opporsi all'archiviazione chiesta dalla Procura di Nuoro per tutta la catena operativa di Anas che all’epoca si doveva occupare della manutenzione della statale 129, la famiglia dei due ragazzi, che invece sosteneva come quella strada non fosse in sicurezza.

Oggi, a distanza di sei anni, l'Anas ha iniziato i lavori per la rettifica del tracciato in prossimità della curva dove morirono Francesco e Matteo Pintor. Nessuna colpa e responsabilità, quindi, secondo il giudice per Pasquale Ruggeri e Pietro Schirru (responsabili dell’ufficio manutenzioni), Valter Bartolan (coordinatore territoriale), Enrico Atzeni (responsabile area Compartimentale di Cagliari), Sirio Mascia (capo nucleo D), Giovanni Satta (capo cantoniere) difesi dagli avvocati Maria Francesca Fenu, Andrea Pogliani, Giuseppe Ledda e Matteo Pinna.

I legali dei Pintor, Marcello Mereu e Ivano Iai, attendono di conoscere la motivazioni, mentre le prime parole della mamma dei due ragazzi pronunciate ai legali che le hanno dato la notizia sono state quelle di "profonda delusione".

Fabio Ledda

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