Saranno quattro giorni di magia a Fonni. Un Cortes Apertas molto speciale, che sfrutta il lungo ponte dell’Immacolata: si parte l’8 e si chiude l’11. Ogni giorno saranno aperte 50 case nelle vie storiche di Fonni, alle quali si unisce un programma fitto, variegato, che ha come unico obiettivo l’esaltazione della tradizione e dell’essenza di Fonni. Oltre venti le associazioni coinvolte nella manifestazione organizzata dal Comune di Fonni col prezioso contributo della Pro Loco del paese. Il risultato è spettacolare.

Il Comune, in accordo con Prefettura, Questura, Protezione Civile e barracelli del paese, si è dotato di un dettagliato piano di sicurezza. Si aspettano, come ogni anno, migliaia di visitatori: Fonni piace per l’autenticità che riesce a preservare.

“L’aspetto culturale è la colonna portante della manifestazione - afferma la sindaca Daniela Falconi -. Nelle case aperte sono proposti solo prodotti legati al territorio, mentre l’impianto culturale è curato nei dettaglio dalle associazioni, vera anima della kermesse. C’è sempre un ritorno economico, ma teniamo soprattutto a non perdere l’essenza. Tra le novità di quest’anno ci sarà una mostra sulla transumanza, ospitata al museo della pastorizia, che espone i risultati di uno studio durato tre anni in collaborazione con Regione e Università di Sassari, con interviste agli anziani, documenti, percorsi”.

L’armonia regna sovrana nella macchina organizzativa fonnese: “Abbiamo lavorato in sintonia con l’amministrazione e i volontari, e questa è già una conquista- afferma la presidente della Pro Loco Grazia Cugusi -. L’evento per noi più importante è il presepe vivente: il corteo itinerante in abito tradizionale ospiterà quest’anno 30 diversi paesi. Un modo per far abbracciare più comunità, proprio qui, nel cuore della Sardegna”.

Daniela Melis

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