Una condotta in cemento amianto obsoleta e che si rompe con una frequenza disarmante. Due comuni, Nuoro e Mamoiada, ostaggio da anni di queste vecchie tubazioni che nell'estate del 2020 generarono una lunga crisi, con gli abitati rimasti cinque giorni senz'acqua e intervento di esercito e protezione civile.

Poi la grande speranza di vedere la fine dell'incubo, grazie all'arrivo dei finanziamenti (uno di Egas di 2.900.000 mila euro nel 2020) e l'inizio della posa dei nuovi tubi. Ma dopo la conclusione di un primo intervento, qualche mese dopo, lo stop ai lavori mai più ripresi. L'infrastruttura, destinata a mettere fine alle continue crisi idriche nei due centri, è così entrata nel lungo elenco delle incompiute.

In comune a Mamoiada il sindaco Luciano Barone alza le mani, «Abbanoa non mi ha dato mai alcuna notizia. Credo che blocchi tutto un contenzioso. So solo che un'opera importantissima è ferma da anni e rischiamo continue rotture e crisi». Anche a Nuoro in comune poche notizie. Il vicesindaco Fabrizio Beccu chiede la ripresa dei lavori.

«Egas ritiene l'intervento prioritario, ma noi sappiano solo che l'opera è ferma da anni. Bisogna ripartire perché si tratta di una infrastruttura fondamentale».

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