Si è conclusa alle prime luci dell’alba un'importante operazione della Polizia di Stato della Questura di Nuoro che ha eseguito 11 misure cautelari (tra cui cinque arresti) nelle aree del Marghine e della Planargia.

Gli arrestati devono rispondere a vario titolo dei reati di estorsione, droga e armi. Il blitz è stato portato a termine anche con l'impiego di numerose unità cinofile della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e della Guardia di Finanza e con l’ausilio del Reparto Prevenzione Crimine “Sardegna” e del VI Reparto Volo di Fenosu.

L'INCHIESTA - L’indagine è stata avviata agli inizi del 2020 a seguito di un’estorsione maturata negli ambienti agro-pastorali nei comuni di Noragugume e Dualchi. E' emerso che, nell'ambito di dissidi sorti e mai sopiti tra le famiglie coinvolte nella sanguinosa faida di Noragugume, venivano avanzate richieste che celavano il reale intento di impossessarsi di alcuni appezzamenti di terreno.

Le "vittime" si erano procurate delle armi non legalmente detenute per tutelarsi da eventuali gesti violenti. Negli ultimi mesi il piccolo centro di Noragugume è stato teatro di numerosi atti intimidatori che hanno coinvolto gli indagati: nel solo mese di gennaio sono state date alle fiamme due auto e sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco diversi capi di bestiame e un cavallo.

I successivi sviluppi investigativi, condotti attraverso pedinamenti, servizi di osservazione e controllo, hanno consentito di scoprire anche un consistente giro di affari legato al traffico della marijuana con il coinvolgimento di diverse persone e con il sequestro di oltre 12 chili di droga. La Squadra Mobile della Questura di Nuoro e gli uomini del Commissariato di Ottana hanno così ricostruito una lunga serie di episodi legati alla cessione di varie dosi di stupefacente, individuandone i responsabili.

I SEQUESTRI - Sono oltre 64 i chili di marijuana sequestrati nel corso delle operazioni: 52 sono stati rinvenuti in tarda mattinata al termine della perquisizione nell'ovile di uno degli indagati a Noragugume. Dodici chili, invece, erano stati sequestrati ad altri indagati in precedenza.

(Unioneonline/D)
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