Si sono svolti stamattina mattina nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore a Orune, i funerali di Luca Goddi, l'uomo di 47 anni assassinato venerdì scorso mentre si trovava in paese per assistere al funerale di un amico.

Ad attendere il feretro arrivato da Nuoro alle 11.00, dove ieri è stata eseguita l'autopsia, oltre alla comunità orunese, erano presenti la sindaca Giovanna Porcu e l'assessora alla cultura Giuliana Pittalis. Accompagnate dai familiari (tre dei fratelli più una sorella che vivono in Toscana, e un fratello che vive e lavora a Orune), la ex compagna dalla quale Luca Goddi ebbe un figlio, i parenti più stretti e gli amici, le spoglie del defunto hanno fatto il loro ingresso in una chiesa gremita e silenziosa.

Alla celebrazione, officiata dal Don Andrea Biancu, parroco di Santa Maria Maggiore, hanno preso parte Don Totoni Cosseddu e Don Antonello Corrias parroco della chiesa di San Giovanni Battista di Budoni. In apertura della messa Don Andrea ha letto il messaggio inviato per l'occasione dal Vescovo della diocesi di Nuoro Monsignor Antonello Mura, il quale ha espresso profondo cordoglio e vicinanza ai parenti della vittima e alla comunità di Orune invitando tutti a non rassegnarsi dinanzi ai seminatori di odio e morte poiché il volto di questa comunità non può essere delineato dalla brutta coscienza di chi fa il male.

Nella sua omelia Don Andrea ha citato i versi della preghiera alla Vergine della Consolazione “Su Cossolu” della quale nei giorni in cui Luca Goddi è stato ucciso si preparavano i festeggiamenti a essa dedicati: «Consola il nostro spirito angustiato in mezzo a tanti pericoli che ci minacciano e Ridona al nostro paese quella pace che il flagello dell'odio e della vendetta ha fatto scomparire dalle nostre case!»

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