Non ci sarebbe il numero sufficiente di iscritti e la decisione arriva come un fulmine a ciel sereno: dopo oltre 50 anni di attività, il corso serale per adulti dell'istituto di istruzione superiore "S.Satta", dovrà essere soppresso. È subito scattato l'allarme e anche la mobilitazione, perché il territorio rischia di essere privato di uno degli ultimi presidi educativi aperti per adulti.

Docenti, studenti e diverse famiglie, hanno firmato e inviato un’articolata istanza di protesta e richiesta di confronto urgente indirizzata a tutte le istituzioni competenti, tra cui il sindaco di Macomer, il presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine e poi ancora il Commissario della provincia di Nuoro, il presidente della Regione, i vertici dell’Ufficio Scolastico territoriale e regionale, l’assessore regionale alla pubblica istruzione, il ministro dell’istruzione e le principali sigle sindacali e associazioni professionali. 

«Il corso serale del Satta non è solo scuola: è inclusione, è riscatto, è dignità per chi vuole ancora imparare, spesso dopo giornate di lavoro e fatica- dice la coordinatrice del corso, Rita Porcu- la sua chiusura non è un atto tecnico ma un colpo durissimo inferto a un territorio già fragile. Saremmo pronti ad andare fino in fondo, anche per via legale, se il provvedimento non verrà revocato».

Il corso serale è da sempre un punto di riferimento per il Marghine, il Montiferru, la Planargia, oltre per gli operai, disoccupati, genitori, migranti, giovani in cerca di riscatto. I numeri danno ragione alla protesta perché quest'anno il corso serale conta già di 44 iscritti. Si chiede quindi l’immediata revoca del provvedimento di chiusura e l’apertura urgente di un tavolo di confronto interistituzionale, con la partecipazione di Regione, Ministero, amministrazioni locali, sindacati e rappresentanze della comunità scolastica, entro l’8 agosto.

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