Scoperta una rete clandestina sullo spaccio della droga, per la quale i giorni scorsi sono stati eseguiti diversi arresti.

Ora anche una casalinga, D.M. di 50 anni di Borore è finita agli arresti domiciliari, a seguito di delicata indagine, condotta dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Macomer e delle stazioni del Marghine e della Planargia.

Operazione coordinata dal tenente Gabriele Tronca.

I militari hanno raccolto numerose informazioni, con l'attività

investigativa concentrata a Borore, anche se interessava l'intero Marghine.

L'altro ieri l'arresto della donna. La stessa si spostava nei centri del Marghine, (a Borore, Birori e Macomer), dove secondo i

carabinieri aveva avviato una proficua attività di spaccio al dettaglio di marijuana.

Dopo un paziente pedinamento, durato giorni e dopo una serie di appostamenti, i militari l'hanno sorpresa in una località vicina alla stazione ferroviaria, mentre vendeva la merce ad una ragazza, che è arrivata sul posto con una bici.

La ragazza ha ritirato due piccoli involucri di alluminio. La cosa è stata notata dai carabinieri che erano appostati poco distante, i quali sono subito intervenuti.

La ragazza ha tentato di disfarsi della droga appena acquistata. L.M. Di 20 anni, tuttavia è andata in escandescenze e ha inveito contro i militari, rifiutandosi di andare in caserma.

Intanto D.M., la donna di 50 anni ha cercato di allontanarsi. Fermata e perquisita dai carabinieri, è stata trovata in possesso di altre dosi di marijuana, confezionate al dettaglio.

Una successiva perquisizione gli sono stati trovati quasi 100 grami di cannabis essiccata e pronta allo smercio.

Stamattina il Gip del tribunale di Oristano, ha convalidato l'arresto di

D.M., mentre la ragazza è stata rimessa in libertà, ma con la denuncia di resistenza a pubblico ufficiale.

I giorni scorsi sono stati eseguiti altri arresti sempre per lo stesso

motivo.
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