Problemi di segnale della telefonia mobile in Sardegna? «Non risultano». Meglio: non sono «pervenute ufficialmente all'ispettorato territoriale della Sardegna – ufficio preposto a rispondere alle esigenze dell'utenza – segnalazioni da parte degli utenti residenti nella frazione o nelle zone limitrofe». 

Così il sottosegretario del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Massimo Bitonci, ha risposto nei giorni scorsi a un’interrogazione che il deputato leghista sardo, Dario Giagoni, aveva presentato un anno fa. 

Il parlamentare del Carroccio aveva affermato che «i cittadini della Sardegna continuano a lamentare gravi disservizi relativi al funzionamento delle reti telefoniche, con particolare riferimento alla copertura della telefonia mobile, con alcune aree del tutto prive di segnale». Un problema noto, tanto che in molte zone, «soprattutto quelle interne», sosteneva il leghista, «il segnale di telefonia mobile è presente, ma solo apparentemente, oppure è completamente assente, persistendo di fatto l'impossibilità di stabilire un qualunque collegamento (voce o dati), financo con i servizi di emergenza». 

Giagoni  ricorda che «l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha fissato i valori obiettivo, ossia gli standard generali degli indicatori di qualità del servizio universale per la telefonia vocale fissa, che Telecom Italia si deve impegnare a raggiungere. E proprio Telecom», sulla base di una legge, «ha presentato all'Autorità degli impegni in cui indica, fra gli obiettivi, quello di soddisfare i clienti finali attraverso concreti interventi per lo sviluppo e il miglioramento della qualità della rete e dei servizi». Eppure molti sardi, nel 2024, non riescono a telefonare, e tanto meno navigare online, perché nel loro territorio non c’è rete.  

Dal Ministero fanno sapere che «per quanto attiene all'inefficienza relativa al funzionamento delle reti telefoniche nel territorio della Sardegna, è opportuno rilevare che, nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sono stati previsti degli investimenti dedicati alla realizzazione della copertura mobile in aree a fallimento di mercato, di cui beneficerà anche la regione Sardegna». Ma intanto, sostiene il sottosegretario, non sono arrivate segnalazioni sui disservizi. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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