Banda delle spaccate in Sardegna: confermato il carcere per i tre arrestati
Sono indagati per un furto a Elmas e uno tentato a Pula, su due di loro accuse per una serie di azioni analoghePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Confermata la custodia cautelare in carcere a Sassari per le tre persone, di origine slava, arrestate con l’accusa di avere compiuto, nei giorni scorsi, le spaccate a Pula ed Elmas. La giudice Silvia Masala ha disposto che il trio, formato da un cinquantenne, un trentenne e un trentaquattrenne, visto il grave quadro indiziario, resti a Bancali ma ha restituito gli atti del procedimento alla procura della Repubblica di Cagliari, per il trentaquattrenne, in considerazione dell’incompetenza territoriale.
Il trio è indagato per il furto di circa 30.000 euro in monili nella gioielleria “Cara Omar” di Elmas, lo scorso 29 luglio, e per averlo tentato nella Crai di Pula il giorno successivo, il 30, quando, poche ore più tardi, sono stati arrestati dai carabinieri. In realtà sul cinquantenne e sul trentenne pendono una lunga serie di accuse in riferimento a una serie di altre azioni simili, portate a termine tra Sassari e Cagliari, nell’ultimo anno. Attuando assalti che implicavano spesso l’utilizzo di una Alfa Romeo Giulietta e l’uso di funi che, attaccate alle auto rubate, consentivano di sradicare le casseforti dagli esercizi commerciali e dalle banche.
Le indagini dei carabinieri hanno portato a raccogliere una serie di prove, relative a movenze, vestiti e modus operandi che ricondurrebbero ai due, suffragate da intercettazioni e riprese delle telecamere di videosorveglianza. L’avvocato della difesa, Danilo Mattana, ha rimarcato durante l’udienza di convalida l’assenza di gravi indizi di colpevolezza e ha eccepito la competenza territoriale. La giudice, accogliendo le istanze della pm Lara Senatore, ha invece confermato la misura sostenendo la pericolosità dei soggetti, e la possibilità di fuga oltre che di reiterazione dei reati.