In Sardegna le terapie intensive Covid balzano dal 5 al 9%, secondo il report Agenas, un aumento improvviso che la rende la regione che vede la maggior crescita di terapie intensive occupate da pazienti positivi.

"Purtroppo il numero dei contagi non cala e il numero dei non vaccinati è ancora alto, in particolare tra le categorie a rischio come gli ultra sessantenni", spiega l’assessore della Sanità Mario Nieddu.

"Abbiamo anche aperto gli hub per la vaccinazione libera - aggiunge l'esponente della Giunta Solinas - quindi ipotizziamo che tra gli over 60 c'è chi non si vaccina per libera scelta".

Ora "non possiamo che sensibilizzare alla vaccinazione perché dai dati in nostro possesso emerge che la gran parte dei ricoverati non abbia fatto il vaccino". Ma non solo: "Richiamiamo alla prudenza e all'osservanza delle regole basilari anti-Covid: l'uso della mascherina, il distanziamento sociale, il lavaggio delle mani".

Per il commissario straordinario Ares-Ats, Massimo Temussi, "la situazione è in evoluzione, tenendo sotto controllo i dati e senza distrarci".

Lo spauracchio è il passaggio in zona gialla (secondo i nuovi parametri nazionali, la soglia critica è fissata al 15% per i ricoveri ordinari e al 10% per le intensive) ma su questo Temussi rassicura: "Per un eventuale cambio di colore non basta una giornata con un parametro sopra soglia ma occorre una performance negativa reiterata in combinazione con diversi criteri - spiega - poi stiamo riparametrando gli accessi e i posti disponibili, ma non siamo saturi. Ad esempio - osserva - ci siamo resi conto che sono state ospedalizzate persone che non erano da ricoverare e che non presentavano sintomi con un accesso eccessivo ai pronto soccorso. Per questo motivo abbiamo aumentato i posti letto di osservazione breve (20 occupati su 90 presenti all'ospedale Brotzu), e ora faremo una ricognizione sulle terapie intensive".

Attualmente, conclude Temussi, l'età media dei ricoverati è scesa ancora, ora è sui 32 anni, "il 99% non vaccinati".

IN ITALIA – Dietro l’Isola, ci sono Lazio e Sicilia con Rianimazioni Covid piene al 5%. Mentre per i ricoveri Covid nei reparti ordinari, le regioni in crescita maggiore sono Sicilia e Calabria, arrivate in una settimana rispettivamente al 10% e 9%, seguite dalla Campania al 6%.

Su base nazionale la percentuale di posti letto nei reparti ospedalieri d’Italia occupati da pazienti Covid è al 4%.

(Unioneonline/D)

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