Moratoria sull'eolico: la maggioranza "rallenta" in attesa del decreto sulle aree idonee
L’altro binario percorso per contrastare alla radice la speculazione sul vento e sul sole in Sardegna, il dl del governo, potrebbe essere pronto già a metà giugnoLa maggioranza “rallenta” sul disegno di legge che interrompe l’installazione di impianti da rinnovabili per i prossimi diciotto mesi. Il motivo è legato all’altro binario percorso per contrastare alla radice la speculazione sul vento e sul sole in Sardegna, e cioè il decreto legge del governo sulle aree idonee che, secondo gli assessori ad Ambiente e Industria Rosanna Laconi ed Emanuele Cani, potrebbe essere pronto già a metà giugno. Una volta attuato, la Regione ha 180 giorni di tempo per definire le aree idonee per la realizzazione di impianti eolici o fotovoltaici.
È quanto emerge dalla riunione congiunta delle commissioni quarta e quinta del Consiglio regionale dove è iniziato l’iter del ddl di Giunta che prevede la moratoria.
«Oggi abbiamo esplicato gli intenti di questo ddl - ha spiegato Laconi al termine della seduta - e abbiamo esposto le interlocuzioni della Giunta col ministro dell’Ambiente che hanno dato un’accelerata al processo di individuazione delle aree idonee. Il decreto sarà attuato verosimilmente entro il 15 giugno e poi consentirà a noi di legiferare come Regione nell’ambito della pianificazione delle aree. Questo è un punto fermo che concede alla Regione la prerogativa di pianificare in autonomia».
Laconi ha anche annunciato un report dettagliato sullo stato dell’arte: le procedure di Via in essere all’interno dell’ambiente, le procedure interne all’Industria e i progetti autorizzati. Secondo l’assessora, comunque, «questo ddl ha ancora senso, certo il decreto aree idonee ci agevolerà sul fronte del ddl. Come se avessimo due binari di intervento: uno quello del ddl, l’altro quello del decreto aree idonee. In ogni caso il ddl dà un completamento su tutta la programmazione regionale sul settore».
Secondo Emanuele Cani, «in commissione c’è la disponibilità ad entrare nel merito delle questioni e ad affrontare con i tempi necessari un provvedimento così importante». Anche Cani parla di due binari: quello del ddl della Giunta e parallelamente sull’attività di relazione istituzionale col governo e poi nell’ambito della conferenza delle regioni. «Attraverso questi due binari dobbiamo capire quali possono essere i tempi per dare ai sardi risposte certe sul quadro normativo».
Secondo Paolo Truzzu (FdI) «le idee sono un po' cambiate, si è passati da un disegno di legge salva-Sardegna a un "aspetta Sardegna" perché oggi in commissione ci hanno detto che non c'è fretta e che forse va rivisto. Registriamo un cambio di rotta determinato dal fatto che il Governo ha riconosciuto la preminenza da parte delle Regioni nell'attività di gestione del territorio. Questo governo dimostra di ascoltare le Regioni, non come il governo Draghi». Il ddl è inutile? «Cani ha parlato di una disponibilità del decreto aree idonee entro metà giugno».