Cala il numero di sbarchi di migranti dall’Algeria alla Sardegna.

A certificarlo è il Viminale, in una nota, dove si fa sapere che dall’inizio dell’anno il flusso migratorio diretto dalle coste nordafricane all’Isola è diminuito del del 7,12% rispetto all'analogo periodo del 2021.

L’immigrazione è stato uno dei temi al centro del primo Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduto dal neoministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

E, se la rotta Algeria-Sardegna negli ultimi mesi è stata meno battuta rispetto all’anno scorso, l’incremento complessivo degli ingressi di migranti in Italia rispetto al 2021 è stato del 50,7%,

Nel dettaglio, dice il Viminale, da inizio 2022 al 26 ottobre sono giunti in Italia 79.647 migranti, a seguito di 2.044 eventi di sbarco.

L'aumento, viene sottolineato, è da attribuirsi in gran parte all'incremento degli arrivi dalla Libia, dalla Tunisia e dalla Turchia, principali Paesi di partenza dei migranti.

Con specifico riferimento alla Libia, il protrarsi della situazione di instabilità interna è un elemento determinante nella crescita della spinta migratoria (+75,83%).

In aumento rispetto allo scorso anno è il flusso proveniente dalla Tunisia che, al 26 ottobre, registra un + 25,96% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Consistente, inoltre, è il flusso in arrivo dalla Turchia, che ha fatto registrare, dall'inizio dell'anno, un incremento del 43,02% rispetto all'analogo periodo dello scorso anno.

(Unioneonline/l.f.)

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