«Ho messo la fotografia su Facebook dicendo di venirmi a prendere perché volevo essere arrestato». Di storie il giudice del Tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, ne ha sentite tante nella sua lunga carriera, ma quando ieri mattina Giuseppe Sulcis, 55 anni di Villacidro, ha iniziato a spiegare perché ha pubblicato sul proprio profilo social le foto delle dosi di marijuana, il magistrato che doveva convalidare il suo arresto ha sgranato gli occhi. "Signor giudice, volevo essere arrestato», ha poi raccontato, «non ce le facevo più a vivere in quel modo».

L'imputato

Minuto, scortato da tre carabinieri alti quasi il doppio, l'uomo fermato giovedì a Villacidro dai militari della caserma era accompagnato dall'avvocata Valeria Marras (che sostituiva il difensore di fiducia Maria Paola Etzo). L'udienza di convalida si è chiusa in una manciata di minuti, poi Giuseppe Sulcis è stato liberato con l'obbligo di firma: dovrà ricomparire il 2 novembre per il processo con rito direttissimo.

La giustificazione

"Il mio assistito ha detto al giudice che trascorre le sue giornate nel parco Dessì", racconta l'avvocato, "qualche volta, purtroppo, negli ultimi anni ci ha pure dormito. Da due anni sostiene che la situazione sia diventata insostenibile perché il parco è frequentato da ragazzini maleducati che lo insultano, ubriaconi, drogati e quant'altro".

Al giudice l'imputato avrebbe anche candidamente ammesso di aver detenuto la droga, ma di essere una persona tranquilla e generalmente onesta.

"Sono stufo", ha poi detto rivolgendosi al magistrato, "di raccogliere cocci di bottiglie rotte dai ragazzini, perché magari poi passa qualche bambino e si fa male".

L'esasperazione

All'origine della sua decisione di postare sul proprio profilo Facebook una fotografia con diverse confezioni di marijuana, con l'esplicito invito ai carabinieri di andare a prenderlo per arrestarlo, sarebbe stata dunque l'esasperazione. "Ha ritenuto che facendosi arrestare", conclude la legale Marras, "potesse ottenere con qualche misura alternativa un affidamento a qualche associazione o qualche lavoro socialmente utile che gli facesse abbandonare il parco Dessì, perché ha dichiarato di essere stufo di vivere in quella situazione". Giovedì mattina, dopo aver visto la foto su Facebook, i carabinieri di Villacidro sono andati a prenderlo proprio al parco: quando l'hanno perquisito aveva 15 dosi di marijuana, due di hascisc e un coltello a serramanico.

Arrestato e mandato ai domiciliari, su ordine del pm Andrea Massidda, ieri è stato accompagnato in Tribunale dagli stessi militari (coordinati dal maggiore Andrea Cassarà, comandante della Compagnia di Villacidro) che lo avevano fermato.

La convalida

Il giudice Giorgio Altieri, ascoltata la sua difesa, ha convalidato l'arresto e disposto l'obbligo della firma in caserma. Ma non solo. L'ordinanza prevede anche, almeno per un po', che Giuseppe Sulcis non si avvicini né trascorra le sue giornate al parco Dessì, diventato per lui un luogo invivibile.

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