Adesso basta. Più di un centinaio di villacidresi, esasperati dai furti nelle case e nelle attività commerciali, dalle auto bruciate, dalle folli corse delle moto nel fine settimana e da tanti altri danneggiamenti, hanno dato vita alle ronde nel paese d'ombre . Così, tra avvisi su Facebook, sms o messaggi su Whatsapp, ogni notte intorno alle 22 i cittadini si danno appuntamento in piazza Lavatoio non per farsi giustizia da soli ma per vigilare sul centro abitato e dare una mano alle forze dell'ordine, vista l'escalation di violenza delle ultime settimane.

NESSUNA DIVISA - Non c'è un abbigliamento particolare: si fa la ronda indossando gli abiti di tutti i giorni. Molti gruppi si muovono a piedi, altri in macchina: i controlli si effettuano sia nel centro storico che nelle periferie. La prima sera, martedì scorso, molti hanno preferito scendere in piazza piuttosto che guardare in tv la partita di Champions league tra il Monaco e la Juventus: c'erano commercianti, giovani, pensionati, padri di famiglia, artigiani, professionisti, casalinghe.

IN CASERMA - Ordinatamente, si sono recati in corteo fino alla caserma dei carabinieri, in via Nazionale, a due passi dalla chiesa della Madonna del Rosario. Ad accoglierli ci ha pensato il comandante della Compagnia dei carabinieri, il capitano Valerio Cadeddu, che ha rimarcato l'importanza della collaborazione dei cittadini con le forze dell'ordine: «Tuttavia - ha sottolineato - nessuno deve pensare a fare giustizia sommaria. Neppure con trenta pattuglie sarebbe possibile presidiare completamente il territorio. Proprio la sera in cui vennero date alle fiamme tre auto, in giro per Villacidro c'era una pattuglia: la sua presenza non è stata sufficiente a scoraggiare gli autori di quel gesto».

I NUMERI - I dati in possesso alle forze dell'ordine non registrano l'esistenza di bande organizzate né un incremento degli atti criminali: nel 2013 i delitti denunciati a Villacidro furono 82, 100 nel 2014, 104 nel 2015, 77 nel 2016 e sono stati 80 in questi primi mesi del 2017. Eppure, tra i cittadini c'è una forte preoccupazione e una sensazione crescente di insicurezza.

«OSSERVATORI» - Marco Pibiri, imprenditore giovane e dinamico, è uno degli ideatori del movimento delle ronde che pattugliano il paese sino alle prime luci del mattino: «Sono nate - spiega - per un'iniziativa messa su da me e da un gruppo di cittadini esasperati della situazione che si sta vivendo, con furti nelle case e nelle aziende e diverse macchine date alle fiamme da ignoti. Ci siamo riuniti alcune notti: la prima ci siamo diretti verso la caserma. C'è chi gira in macchina fino all'alba. Nessuno di noi prenderà iniziative personali: dobbiamo essere occhi che vigilano sulla sicurezza. Siamo osservatori, le nostre non hanno niente a che fare con le ronde punitive: sono solo giri di controllo. Vogliamo vivere con tranquillità».

TASSA PER LA SICUREZZA - Pibiri avanza anche una proposta: «Perché non istituire una tassa di un euro a famiglia per la sicurezza? Ci vogliono più telecamere nel paese: nel nostro gruppo non ci sono leader, ma tante iniziative personali di cittadini che hanno a cuore la sicurezza».

VITTIME - Il movimento è cresciuto in pochi giorni e ne fa parte anche Angelo Mascia, imprenditore: «I continui furti danno insicurezza. Siamo uniti per la comunità: tutti insieme possiamo rendere il paese più sicuro e stare lontani dall'omertà». In tanti hanno subito furti. È il caso di Antonio Steri, parrucchiere da una vita tra via Repubblica e via Grazia Deledda. «I ladri - racconta - si sono introdotti alcune settimane fa nel mio studio. Per fortuna hanno portato via solo i pochi soldi che c'erano e un vecchio iPad. Le ronde? Ho subito aderito a questa attività: ho una macchina, posso contare su miei figli e mi rendo conto che le forze dell'ordine sono poche, anche se fanno il loro bel lavoro. Non capisco come mai la magistratura freni. Noi delle ronde siamo cittadini semplici, non siamo gli sceriffi del paese. Abbiamo subito chiesto ai carabinieri che cosa fare per difenderci. Vogliamo un rafforzamento dei controlli e un intervento della Prefettura. La notte avvengono gare di moto, macchine sfrecciano dentro il paese con marmitte non omologate: chiediamo le telecamere per poter fare multe. Come cittadini cerchiamo di aprire gli occhi». La maggior parte dei furti sono avvenuti durante i giorni infrasettimanali mentre nei week-end si assiste alla folle corsa di auto e moto dentro il paese o alle auto in fiamme.

CONSORZIO INDUSTRIALE - Intanto, nel consorzio industriale di Villacidro, dove si sono registrati diversi furti sarà potenziato il servizio di sorveglianza, come annuncia il presidente Adriano Muscas: «Investiremo ancora. Altre telecamere si aggiungeranno a quelle esistenti in modo da garantire la sicurezza degli imprenditori e delle tante persone che transitano nella zona industriale».

Gigi Pittau
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