È stato assolto «per non aver commesso il fatto» il 29enne ucraino Jurilo Evghen Serghijovych, accusato di aver ceduto la dose fatale all’amica Chiara Zedda, la 23enne trovata senza vita proprio nella casa di Villacidro dove viveva il giovane nell’ottobre 2016.

Le accuse nei confronti del ragazzo sono cadute ieri mattina, davanti alla giudice del Tribunale, Antonella Useli Bacchita, che ha accolto la ricostruzione dell’avvocato difensore, Ignazio Ballai, che ha contestato la ricostruzione del pubblico ministero Andrea Vacca. Quest’ultimo aveva chiesto la condanna a 4 anni sostenendo che fosse stato l’amico a cedere la droga che poi avrebbe procurato un’overdose alla ragazza. L’avvocato Ballai, invece, ha negato con forza quest’ipotesi, chiedendo l’assoluzione con formula piena del suo assistito.

Chiara Zedda, residente a Bosa Marina e figlia del sindaco di Montresta, Antonio Zedda, era andata a trovare l’amico a Villacidro.

(fr.pi.)

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