Da qualche giorno la ASl del Medio Campidano ha avviato, con il progetto Coru Sardu, un servizio di lingua sarda presso l’Ospedale Nostra Signora di Bonaria di San Gavino Monreale. Finanziato dalla L. 482/1999 “Norme in materia di tutela delle minoranza linguistiche storiche” e dalla L.R. 22/2018 “Disciplina della Politica Linguistica Regionale” che tutelano, promuovono e valorizzano le lingue minoritarie in Sardegna rafforzandone l’utilizzo in ogni ambito della vita pubblica. 

Il progetto è nato nel reparto di Cardiologia dell’ospedale, diretto dal primario Gianfranco Delogu. L’idea iniziale era quella di soddisfare le esigenze degli utenti che arrivano da tutti i paesi della provincia e sono soliti esprimersi soprattutto in sardo. Da questa idea iniziale ha preso forma un progetto più ampio, con l’obiettivo di aprire uno sportello di lingua sarda che possa essere utile non solo al reparto di Cardiologia ma a tutto l’ospedale.

Il Direttore Generale della ASL Giorgio Carboni ha apprezzato da subito questa idea, garantendo attenzione e impegno per la riuscita del progetto. Lo sportello, curato dalla ditta Boxis, sta già lavorando nel reparto per organizzare le attività e predisporre i materiali che riguardano le malattie cardiologiche e che saranno reperibili anche nel sito internet della ASL.

Gli operatori linguistici incontreranno i ricoverati in reparto e le loro famiglie, promuovendo una serie di attività in sardo per rafforzare il rapporto tra malato e personale sanitario. Lo sportello sarà attivo, almeno una volta alla settimana, anche nell’atrio dell’ospedale, vicino all’Ufficio ticket, dove un esperto sarà a disposizione del pubblico per dare informazioni in lingua sarda.

All’interno del progetto Coru Sardu verrà avviata anche la formazione degli operatori sanitari che potranno frequentare gratuitamente due livelli di corso per l’utilizzo del sardo nel loro ambito lavorativo. Il sindaco di San Gavino Monreale Carlo Tomasi e l’assessora alla lingua sarda Giusy Chessa hanno accolto favorevolmente il progetto, mettendo a disposizione per i corsi di formazione i locali della Mediateca sita nella biblioteca comunale.

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