Non bastava la crisi, e neppure la siccità di quest'inverno che ha asciugato le terre. Il mondo agricolo del Medio Campidano si è trovato a sorpresa un nuovo balzello: l'imposta sull'ingresso di casa. È la Tosap, la tassa dovuta dagli agricoltori che occupano un pezzo di terra di proprietà della Provincia per accedere ai terreni da coltivare.

Un balzello non gradito: 11,85 euro per ogni metro quadrato di suolo occupato.

Nessuna agevolazione: pagherà anche chi ha un reddito inferiore a 16 mila euro, sino ad oggi escluso.

È l'ennesimo colpo sul territorio più povero d'Italia, un fulmine a ciel sereno.

Dito puntato contro l'atto della commissaria, Tiziana Ledda, che cancellando l'esenzione della tassa dal 2008, in base a una scelta del Consiglio provinciale, ha reintrodotto il balzello a partire da gennaio 2016.

Telegrafica la motivazione: «C'è la necessità di salvaguardare gli equilibri finanziari e di adeguare il regolamento alla normativa vigente».

Dagli uffici un chiarimento: «È un atto dovuto per legittimare una decisione non supportata dalla legge».
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