È stato arrestato il responsabile degli incendi dolosi che, tra i mesi di giugno e luglio del 2019, hanno ridotto in cenere vaste aree del comune di Sanluri coperte da colture e macchia mediterranea.

L’uomo è stato condannato dal Gip del tribunale di Cagliari a due anni di reclusione, pena stabilita in seguito al patteggiamento: all'imputato sono state infatti riconosciute le attenuanti generiche dovute all'età (77 anni) e all'assenza di precedenti penali.

L'incendiario era stato da subito ritenuto il solo responsabile dei roghi in quanto tutti gli eventi presentavano la stessa dinamica. 
Il Nucleo Investigativo di Cagliari è riuscito ad individuare e repertare, prima del deterioramento, i residui di inneschi costituiti da un cordolo di sostanza infiammabile a lenta combustione caratterizzato dal forte odore di zolfo: gli ordigni sono stati rivenuti al suolo nel punto di origine di almeno tre incendi, per una superficie complessiva di circa 12 ettari. Successivi rilievi effettuati dalle Guardie Forestali hanno consentito di finalizzare le indagini.

L'attività dei Nuclei Investigativi specialistici antincendi, operativa dal 1994, costituisce un'importante componente dell'apparato del Corpo Forestale ed è incaricata delle azioni di contrasto al grave fenomeno degli atti incendiari che ogni anno riguardano la Sardegna.

(Unioneonline/v.l.)

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