Ruba l'acqua per dare da bere ai figli ma il giudice non si impietosisce né riconosce lo stato di necessità, visti i precedenti: condannata a due mesi di reclusione e 80 euro di multa. Somma che Margherita Sorgia, 48 anni, di Serrenti, difficilmente potrà pagare, visto che non ha i soldi neppure per le bollette di Abbanoa. La pena è sospesa. Per la protagonista della vicenda, mamma di sette figli, questa è l'unica consolazione.

Ieri mattina, dopo la sentenza in tribunale a Cagliari, la donna ha alzato le spalle e tirato un sospiro di sollievo. «Ringrazio il giudice - ha detto commossa- per avermi lasciato a casa, a prendermi cura della famiglia. Temevo il carcere, di dover stare lontano dai miei piccoli». Sa che ora l'aspetta un periodo di sacrifici, alla ricerca dei soldi per togliere i sigilli al contatore di Abbanoa. «Non si può vivere senza acqua. I bambini devono andare a scuola puliti ed ordinati».
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