Il progetto di Funtanazza così non va: è da rivedere la proposta di decapitare di un piano la colonia marina e distribuire le volumetrie recuperate in piccole "villette", in parte da realizzare all'interno dei 300 metri dalla battigia.

La Regione, che doveva esprimere il proprio giudizio sulla modifica al progetto, ha chiuso i lavori con un voto negativo.

Una doccia fredda per i proprietari della struttura, la società "Riva di Scivu", di cui è amministratore Emanuele Soru, fratello di Renato, ex governatore ed ex segretario regionale del Pd, e ancora di più per il Comune che, dalla giunta della stessa parte politica, sperava in un provvedimento definitivo.

È la terza volta che l'assessorato agli Enti locali rispedisce al mittente il progetto di "recupero e trasformazione della casa al mare denominata Francesco Sartori ".

E se prima il "no" era arrivato dal Corpo Forestale che aveva posto il veto dell'intervento sulla pineta per «un elevatissimo rischio d'incendi», ora che il via libera è unanime, la Regione tira in ballo il Piano paesaggistico.

Per gli inquilini di via Trento il progetto dello scorso 29 ottobre va rivisto. «I lavori sul corpo principale della struttura - scrive il direttore generale dell'assessorato degli Enti locali - sono coerenti con le disposizioni legislative, ma non lo sono con le volumetrie aggiuntive, in quanto edifici singoli, autonomi e non facenti parti di un insediamento unico». Tutta colpa del Comune, ancora orfano del Piano Urbanistico. Diversamente le opere si sarebbero potute attuare con un semplice adeguamento del Puc al Ppr.
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