Due cacciatori di frodo, zio 53enne e nipote 22enne, sono stati denunciati ad Arbus dai carabinieri della locale Stazione.

Si tratta di due disoccupati di Gonnosfanadiga che andavano a caccia in un giorno di divieto.

I fatti risalgono al 27 agosto, quando alcuni cittadini hanno segnalato l'esplosione di alcuni colpi di fucile. I militari, giunti sul posto, grazie alle testimonianze di alcune persone, hanno fermato e identificato il 53enne, trovando un cinghiale abbattuto vicino a un cespuglio di macchia mediterranea, a pochi metri da alcune secondo case che in quel periodo erano abitate.

Le indagini successive hanno consentito l'identificazione del 22enne, che era scappato a piedi lasciando sul posto la sua auto.

I due uomini rischiano una severa ammenda e l'arresto da tre mesi a un anno, oltre alla revoca del porto d'armi.

(Unioneonline/L)
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