Se n'è andata nel sonno, nel letto di casa, in silenzio e discrezione così come era vissuta Nelide Atzeni, "pastora" per scelta, in controtendenza con la tradizione e gli stereotipi che volevano, e vogliono, l'ovile appannaggio quasi esclusivo del genere maschile.

A Samassi, dove Nelide, 60 anni, aveva abbattuto il filo tenace del pregiudizio maschile, c'è molta commozione.

La Atzeni da qualche anno era stata eletta esempio positivo del mondo femminile dalla commissione Pari opportunità.

Un riconoscimento vissuto nella cornice di un documentario raffinato, e tenero, che raccontava della scelta di vita di Nelide, votata al pascolo del bestiame, alle fatiche della terra.

"Qualche anno fa durante i lavori della Commissione Pari opportunità di Samassi presentammo in forma integrale un bellissimo documentario in cui Nelide, orgogliosa protagonista, raccontava le fatiche e le soddisfazioni di un lavoro difficile e duro come quello della pastora. Lavoro che lei, contro tutti i luoghi comuni di questo mondo, decise d'intraprendere semplicemente perché le piaceva", la ricorda il sindaco di Samassi, Enrico Pusceddu.

"Si definiva una donna ribelle, indipendente e libera. Una donna che amava ballare e custodire le belle amicizie. Una samassese che ti guardava dritta negli occhi salutandoti sempre con un grandissimo e sincero sorriso".
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