Dal 2010 il maltempo ha mietuto ben 264 vittime in Italia, nove solo nell’anno che si sta concludendo, caratterizzato da ben 187 eventi meteo estremi. E la Sardegna è, purtroppo, tra i territori più colpite. 

A diffondere i dati è un report dell’Osservatorio Cittàclima di Legambiente. Secondo il bilancio dell'associazione, realizzato in collaborazione con Unipol e con il contributo scientifico di Enel Foundation, l’Isola è, come detto, la regione che ha pagato il tributo più drammatico, assieme a Sicilia, Lombardia, Lazio, Campania e Veneto, mentre – a livello di città – i danni maggiori si sono registrati a Roma, Napoli, Catania, Palermo e Milano.

Nel dettaglio, nel nostro Paese in poco più di dieci anni sono stati 1.181 i fenomeni meteorologici che hanno provocato danni sul territorio con 637 Comuni dove si sono registrati eventi rilevanti, l'8% del totale.

A questi dati si aggiungono le oltre 27mila persone evacuate, a causa di frane ed alluvioni tra il 2016 ed il 2020.

Legambiente chiede quindi al Governo "di approvare il piano nazionale di adattamento, per fissare le priorità e indirizzare le risorse verso azioni davvero utili per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle città e dei territori italiani".

A dettare l'urgenza ci sono i numeri: l'organizzazione ambientalista rileva che nell'ultimo decennio, si sono verificati 97 casi di allagamenti da piogge intense, 46 casi di danni da trombe d'aria, 13 casi di frane causate da piogge intense, 11 casi di esondazioni fluviali, 9 di danni da siccità prolungata, 8 casi di danni alle infrastrutture e 3 di danni al patrimonio storico da piogge intense. Rispetto al 2020 nell'ultimo anno in aumento i danni da grandinate intense (17 rispetto ai 9 nel 2020) e le frane da piogge intense (13 rispetto alle 10 nel 2020), mentre allo stesso livello record i dati sugli allagamenti (97 nel 2021 e 102 nel 2020).

Tra le città più colpite nel corso di quest'anno svetta al primo posto Roma con 9 eventi estremi, seguita da Napoli con 5, Catania con 4, Palermo e Milano con 2.

A livello regionale, nello stesso periodo di tempo considerato, la Sicilia e la Lombardia sono in testa alla classifica con 30 e 23 eventi estremi. Rilevanti anche i casi della Campania con 16 eventi, del Veneto e della Sardegna con 14 eventi, del Lazio con 13 eventi, del Piemonte con 12 e della Liguria con 11.

Il 2021, afferma Legambiente è stato quindi un anno da codice rosso per il clima, segnato da un'estate che ha registrato temperature record in Europa (in Italia a Siracusa l'11 agosto si sono toccati i 48,8 gradi), ma anche da piogge intense, forte siccità, violente trombe d'aria e il passaggio del funesto medicane Apollo.

"Anche il 2021 è stato un anno con impatti terribili in tutto il mondo e nel nostro Paese. - dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente - Proprio questi numeri ci ricordano quanto le città italiane abbiano bisogno di urgenti interventi di adattamento a un clima che rende piazze, strade e linee ferroviarie sempre più pericolose durante le piogge di forte intensità e le case sempre più invivibili durante le ondate di calore. La nostra richiesta al Governo per il nuovo anno è che finalmente si approvi il piano nazionale di adattamento climatico, come hanno fatto tutti gli altri grandi Paesi europei, con chiare priorità di intervento in modo da indirizzare le risorse nazionali e i 2,5 miliardi di euro previsti dal PNRR verso interventi davvero utili di messa in sicurezza e la riqualificazione delle città e dei territori italiani". 

(Unioneonline/l.f.)

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