Nella Regione col più alto numero di invasi artificiali (oltre quaranta) la siccità è uno spettro col quale dobbiamo ancora fare i conti.

Dopo le ultime piogge le riserve idriche sono cresciute di 156 milioni di metri cubi, ma in molti territori le dighe sono quasi vuote.

Accade nel Sulcis, in Gallura, nel Campidano servito dal rio Leni.

Perché accade? "Il sistema idrico sardo - dicono dall'Ordine dei geologi- è efficiente quando gli apporti delle piogge sono abbondanti. In situazioni di crisi invece diventa inefficace".

Ancora oggi diversi invasi non sono collegati al sistema idrico: quelli del Sulcis-Iglesiente, Posada, Cedrino, il Liscia in Gallura.

Oggi su L'Unione Sarda il servizio completo con interviste e approfondimenti.

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