Lo zafferano di Turri, il mirto di Orgosolo, il torrone di Tonara, i ricami di Rita Cossu (un'istituzione a Pabillonis), i tappeti di Dorgali, la fede sarda degli orafi sassaresi, c'è tutto questo, c'è la Sardegna, alla ventunesima edizione de L'Artigiano in Fiera, che si è aperta sabato mattina a Rho, Milano.

Nove giorni di profumi, sapori e tradizioni all'interno di un vero e proprio villaggio globale che al suo interno ospita più di tremila stand, provenienti da più di cento paesi.

Un gigantesco mercato coperto che racchiude tutto quello che di bello, buono e ben fatto si produce nei cinque continenti e in Italia, Sardegna compresa.

La manifestazione internazionale che ha aperto i suoi spazi espositivi, un lungo percorso, un viaggio in 310mila metri quadrati di superficie, rimarrà aperta fino all'11 dicembre. Un'occasione importante per gli artigiani che vi partecipano, soprattutto perché alle porte del Natale.

"La Fiera di Milano ci permette di proporre le nostre produzioni davanti a un pubblico numeroso in tempi brevi", spiega Rocco Onnis, uno dei soci della RR Orafi di Sassari. "Veniamo qui dal 2005, è un ottima opportunità".

Sono infatti passati 21 anni dalla prima edizione, e sono stati quasi 4 milioni i visitatori che hanno varcato le porte di Rho spinti dalla curiosità e dalla voglia di conoscere i prodotti del territorio italiano.

Dello stesso avviso Anna Laura Coa, nel mondo della lavorazione del vetro da venti anni, e titolare della VetroTiffany Alcoa. "Milano è una piazza importante, stare qui per dieci giorni ci permette di poterci confrontare tra colleghi, di crescere, e di farci conoscere".

Ma non solo fiere e stand, tra gli artigiani sardi c'è chi strizza l'occhio all'e-commerce, la forma di commercio e vendita di beni e servizi che si effettua attraverso Internet. "Anche noi utilizziamo da tempo varie piattaforme web", sottolinea Cao, "in questo modo, negli ultimi mesi, siamo riusciti a espandere il nostro mercato. Oggi abbiamo richieste dall'Inghilterra, dalla Francia e dalla Germania".

Dello stesso avviso Piera Cadinu, titolare da quattro anni della Orgosolo Liquori: "Internet mi permette di mostrare a tantissime persone i nostri prodotti, come li lavoriamo, come avviene la raccolta delle materie prime. Sul web posso avere dei riscontri immediati".
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