Il collegio dei sindaci è l’organo che deve vigilare sul rispetto delle norme da parte dei vertici delle società.  Quello di Abbanoa ritiene che il consiglio di amministrazione della Spa dell’acqua sarda abbia commesso «gravi irregolarità». Tanto che i componenti (Francesco Salaris, Francesca Nocera e Michele Mura Raimondo), attraverso l’avvocato Ivan Demuro del foro di Bologna, hanno presentato un ricorso al Tribunale di Cagliari, sezione specializzata in materia di imprese, per accertare alcune pesanti circostanze che, se confermate, potrebbero far esplodere un caso giudiziario le cui conseguenze sono difficili da prevedere. 

La vicenda emerge con l’emanazione di un decreto del giudice Bruno Malagoli che nomina un curatore speciale – Alberto Picciau – per rappresentare Abbanoa in giudizio. Perché i membri del Cda si trovano in una condizione di conflitto di interessi, quindi «la società assume in astratto una posizione di terzietà rispetto alla posizione tanto dei ricorrenti quanto degli amministratori, avendo un interesse alla corretta gestione dell’amministrazione e, dunque, alla verifica della esistenza delle condotte contestate all’organo che la rappresenta». Insomma: Abbanoa, se dovessero emergere irregolarità, sarebbe danneggiata dai comportamenti scorretti da parte di chi l’ha amministrata. 

La prima udienza è fissata per il 21 marzo. 

In serata è arrivata la nota di Abbanoa: «In relazione alle notizie apparse su alcuni organi di stampa, è necessario chiarire che non vi è stato alcun “commissariamento” della Società né è stata accertata qualsivoglia irregolarità in merito all’operato del Consiglio d’Amministrazione. A seguito di una segnalazione del Collegio sindacale, il Tribunale di Cagliari si è limitato a convocare le parti per un confronto in contraddittorio, ritenendo che la Società, a garanzia della massima terzietà, debba parteciparvi per il tramite di un procuratore speciale ad hoc individuato dallo stesso Tribunale. Nel merito, il ricorso del Collegio Sindacale è fondato su una serie di osservazioni che riguardano essenzialmente profili di comunicazione e informazione interni alla Società ma non contestano aspetti sulla gestione. In proposito, si precisa che la Società ha sempre garantito la completa disponibilità a consentire ogni dovuto controllo e/o ispezione al Collegio Sindacale, per cui non si comprendono le censure. Il Collegio Sindacale, che ha attivamente e compiutamente partecipato alle attività sociali, è sempre stato edotto, anche alla luce di quanto dallo stesso riportato nelle relazioni formulate in occasione della formazione ed approvazione dei bilanci societari, della gestione societaria, senza mai sollevare contestazioni in ordine all’operato degli amministratori negli ultimi anni. Si precisa altresì che la collaborazione con l’Ente d’Ambito è sempre stata intensa e completa, come dimostra l’assenza di rilievi da parte del Collegio Sindacale negli ultimi anni. Infine, quanto al rapporto con i Soci, si rileva che è stata fissata un’apposita Assemblea, che gli stessi Soci istanti hanno richiesto di rinviare. La Società fornirà ogni chiarimento al procuratore speciale nominato dal Tribunale».

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