Il maltempo mette in ginocchio il Sud Sardegna: un disperso, paesi isolati, strade e campi allagati, animali morti
Record a Vallermosa, caduti 291 mm di pioggia in poche ore. Centinaia gli interventi dei vigili del fuocoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Una fortissima ondata di maltempo ha messo in ginocchio il Sud Sardegna. Violente piogge si sono abbattute nella notte tra il 26 e il 27 ottobre, raggiungendo il picco tra le 2.30 e le 5. Strade allagate, ponti crollati, fiumi e torrenti esondati, persone intrappolate nelle auto, animali morti, pastori che chiedevano aiuto sopra i tetti degli ovili, evacuazioni, strade chiuse e circolazione ferroviaria sospesa in alcune zone.
La situazione è migliorata col passare delle ore, per poi tornare a peggiorare in vista della notte in arrivo, che potrebbe essere un’altra notte di paura viste le previsioni e l’allerta arancione emanata dalla Protezione civile regionale proprio nelle zone maggiormente colpite.
Il bilancio
Sono centinaia gli interventi effettuati dai vigili del fuoco. Il record di acqua caduta si registra a Vallermosa, 291 millimetri in poche ore.
Da Siliqua a Vallermosa, da San Gavino a Carbonia, da Iglesias a Villacidro, da Decimomannu a Villaspeciosa, ci sono allagamenti un po’ ovunque.
A Siliqua è esondato il rio Forrus, una donna rimasta intrappolata nella sua auto è stata salvata dai vigili del fuoco. Una persona risulta dispersa dopo che la sua Jeep Renegade è stata travolta dalla piena di un torrente nell’area di Monte Arcosu. Si tratta di un ragazzo che era con un gruppo di amici su diverse auto: in tre sono riusciti a raggiungere un rifugio, in quattro sono stati soccorsi dai vigili del fuoco con l’elicottero e per un altro le ricerche sono in corso ormai da diverse ore. Sono molto complicate a causa di una viabilità praticamente inesistente, inghiottita da acqua e fango.
Viabilità e ferrovie
Frane si sono registrate sulla 131 all’altezza di Sardara,, sulla 193 e sulla 196 tra Villasor e Villacidro, chiusa per l’invasione dei detriti e successivamente riaperta. Interrotta la provinciale 2 in direzione Villamassargia tra Siliqua e Uta per smottamenti, un vero e proprio crollo della strada. A Pabillonis è crollato il ponticello di “Sa Taba”, lasciando la zona isolata. Ad Assemini il Flùmini Mannu si è ingrossato pericolosamente tanto da raggiungere quasi il ponte di via Coghe che collega la cittadina alla zona industriale di Macchiareddu. Chiuso al transito il tratto di strada in località Bau Arena che collega Assemini, Decimomannu e Uta.
Importanti ripercussioni anche sulla circolazione ferroviaria. Almeno per tre giorni i treni non viaggeranno lungo la linea Cagliari-Carbonia-Iglesias, per via delle piogge che hanno gravemente danneggiato la linea. Tecnici Rfi al lavoro, ma prima di mercoledì 30 ottobre i treni non torneranno a circolare. In mattinata era stata anche interrotta la linea San Gavino-Pabillonis-Uras, riattivata nel pomeriggio.
Gli interventi
A Vallermosa è stata evacuata una Rsa, da Monastir a Villasor diversi pastori sono stati soccorsi con le loro greggi. A Villasor salvata anche una famiglia di tre persone la cui abitazione era completamente allagata.
Strade come fiumi anche e San Gavino Monreale, dove sono a decine le immagini postate in rete dai cittadini terrorizzati. E dove la mente torna al 18 novembre 2013, quando il ciclone “Cleopatra” fece danni per milioni di euro con le strade diventate fiumi, i canali esondati e la parte bassa del paese completamente sommersa.
A Villacidro un’abitazione situata in via Cagliari ha subito un principio di incendio causato dalle infiltrazioni d’acqua che hanno raggiunto il garage, entrando in contatto con l'impianto elettrico. I vigili del fuoco, supportati dai carabinieri, sono intervenuti tempestivamente, mettendo in sicurezza l’area e soccorrendo il proprietario. Fortunatamente, nessuna persona è rimasta ferita, e l'incendio è stato rapidamente domato.
C’è ovviamente l’allarme per le campagne letteralmente inondate e per le produzioni a rischio. Non se la passano meglio gli allevamenti, si registrano decine di pecore morte.
I Vigili del fuoco in prima serata avevano ancora circa 130 interventi in esecuzione.
Paura anche nell’Oristanese, una quarantina gli interventi dei Vigili del fuoco per allagamenti e altri danni, in particolare nelle zone del Terralbese e di Uras.
Nuova allerta
E non è finita, perché la Protezione civile ha diramato una nuova allerta, di colore arancione proprio nelle aree già alluvionate. Nella notte si prevedono altre forti piogge, e già si trema, perché ulteriori precipitazioni su zone già alluvionate rischiano di causare danni enormi. Il nuovo avviso è valido fino alle 18 di lunedì 28 ottobre.
(Unioneonline/L)