Il Daily Mail fa un lungo reportage sui centenari sardi e mette in dubbio la loro effettiva esistenza.

Il titolo dell’articolo è eloquente: «I famosi centenari della Sardegna lo sono davvero o è tutto inventato?».

Le Blue Zones sono «sciocchezze» e «spazzatura statistica», scrive ospitando l’opinione di Saul Newman, accademico dell’Università di Oxford secondo cui molti anziani che hanno superato il secolo di vita hanno in realtà molti anni in meno di quanto affermino.

Il reportage del tabloid britannico parte da Perdasdefogu e dal suo nonnino Antonio Brundu, 106 anni compiuti lo scorso 12 marzo: «Pelle liscia, schiena dritta, baffi ben curati e non sembra neanche lontanamente stanco dopo i festeggiamenti del compleanno», si legge nell’articolo firmato da Jane Fryer.

La giornalista elenca i nomi di alcuni centenari del paese, sottolinea che Pia Lai, 102 anni, ne dimostra 80. Ricorda gli studi dell’esperto di longevità Dan Buettner, che ha elencato cinque Blue Zones nel mondo; Ogliastra in Sardegna, Nicoya in Costa Rica, Okinawa in Giappone, Icaria in Grecia e Loma Linda in California. Sottolinea che quella delle Zone Blu è diventata un’industria milionaria e riporta le opinioni di Saul Newman: «Blue Zones? Un mucchio di vecchie sciocchezze, spazzatura statistica. Molti anziani potrebbero essere decenni più giovani di quanto si affermi. Alcuni frodano da anni i loro sistema pensionistico. Molti non hanno un certificato di nascita o lo hanno perso anni fa e tirano solo a indovinare. Perché così tanti sono nati il primo giorno del mese?», afferma.

La giornalista raccoglie i consigli dei centenari e si chiede se basti «bere due bicchieri di vino al giorno, l’olio d’oliva e andare su e giù per le colline» per essere così longevi. Chiede a centenari e centenarie sarde se abbiano davvero quell’età («Certo, penso di conoscere la mia età!», le risponde piccata Usunta Floreddu, 96 anni di Villagrande Strisaili).

Newman prova a smontare tutti gli studi di Buettner: «Non è uno scienziato. In Giappone esisteva un sistema di auto-dichiarazione per nascite e morti. In Costa Rica all’inizio c’erano due zone, poi, un paio di mesi fa, hanno deciso che una si era ridotta del 90% e che tutti i centenari erano concentrati nell’altra. In Sardegna entrambe le cose, il documento di ricerca da cui tutto ha avuto origine attribuiva la longevità a una combinazione di terreno montuoso e consanguineità».

E poi i soldi: «Le Zone Blu sono un grande business, le certificazioni vengono vendute tra i 3 e i 40 milioni di dollari». Soldi che, inutile dirlo, gli anziani di Perdasdefogu non vedono.

Il Daily Mail riporta anche la risposta di Buettner: «Le critiche di Newman sono così ridicole che non vale la pena affrontarle. Non ha mai messo piede in una Blue Zone, ed è strano che la sua sia l’unica voce dissenziente. Il National Geographic, che è molto attento e approfondito nel controllo dei fatti, ha verificato in modo esaustivo tutti i miei articoli»

Parla anche don Paolo Filigheddu, archivista della diocesi di Tempio-Ampurias: «Siamo disposti a invitare il dottor Newman qui in Sardegna a vedere con i suoi occhi le ricerche provenienti dall’archivio ecclesiastico del 1559 e dall’archivio civile del 1861».

(Unioneonline/L)

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