L'Isola che c'è ha lo sguardo di Mariella. Con quattro giovani colleghi ha inventato un sistema che calcola quanta sabbia ci portiamo via, anche senza volerlo, quando lasciamo la spiaggia: si potrebbe monitorare l'assalto estivo.

L'Isola che c'è ha la passione di Roberto. Produce pasta di farro e carciofo spinoso: chilometro zero, gusto e digeribilità.

L'Isola che c'è ha il sorriso di Marina: ha programmato un'intelligenza artificiale che parte dai commenti dei clienti sul web per pianificare meglio l'offerta degli albergatori.

L'Isola che c'è ha l'entusiasmo di Filippo. Nella sua azienda agricola non butta via nulla: se oggi non vende tutte le verdure e gli ortaggi bio, li utilizza nel suo laboratorio per la produzione di creme e cosmetici naturali.

Quattro storie di Sardegna, tra tante, raccontate attraverso due vetrine privilegiate: Sinnova (il salone regionale dell'innovazione) e Oscar Green (il concorso promosso dai giovani di Coldiretti). In molti casi, per dare gambe all'idea, c'è il sostegno di Sardegna Ricerche o le risorse per il ricambio generazionale in agricoltura.

Qualcuno ha già svoltato. Per molti altri non sempre un'idea vincente basta e avanza per fare il salto verso un progetto economico e di vita. La grande famiglia che si chiama Unione europea lo sa bene. Infatti incanala miliardi di euro per sostenere le imprese under 40.

Il problema è che spesso politica & burocrazia si fanno prendere dallo stress della spesa a tutti i costi, con l'obiettivo - prioritario - di non perdere i soldi Ue. Nei bandi del Programma di sviluppo rurale della Sardegna non c'è molto spazio per le idee, con una premialità per l'innovazione.

L'agricoltura è giovane ma il Psr è vecchio, ingessato. Prevale la logica burocratica, del flag sul modulo per rispondere sì o no. Se un giovane chiede un contributo al 50% per un trattore, che senso ha subordinare la risposta positiva all'indicazione di quanto abbia già prodotto? Il trattore serve per arrivare a un raccolto e non viceversa. Elementare, no?
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