Ci sono anche i Leopard 2, i tank della Bundeswehr, le forze armate tedesche, tra i mezzi militari in azione nel Poligono di Capo Teulada per l’esercitazione Noble Jump della Nato: sul campo ci sono 2.200 soldati provenienti da Germania, Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Lussemburgo.  

«L'esercitazione Noble Jump 23 dimostra che la Nato è unita, pronta e disposta a difendere gli alleati: è una dimostrazione della nostra determinazione e delle nostre capacità», ha dichiarato nei giorni scorsi il Capitano di Marina William Urban del JFC di Napoli.

Ma soprattutto, rinnova l'impegno dell'alleanza a perseguire «una strategia a 360 gradi», impegnandosi su tutti i teatri. Anche a sud e non solo a est, tanto per intenderci.

A Madrid i leader hanno deciso di rafforzare la deterrenza dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia creando il New Force Model della Nato, che andrà a sostituire l'attuale Response Force.

Come? Creando tre livelli di prontezza, il primo dei quali s'impegna a schierare «più di 100mila soldati» entro massimo 10 giorni.

«Tutto l'impianto è in corso di definizione ma i piani ragionali, per il quadrante nord centro e sud, sono stati ultimati: c'è grande soddisfazione per il lavoro svolto e per la prima volta in 30 anni la Nato ha definito un programma coerente di difesa contro la Russia, dopo anni in cui l'attenzione è stata riservata all'intervento in teatri lontani dall'area euroatlantica», spiega all’Ansa una fonte diplomatica alleata.

L'esercitazione Nobel Jump serve dunque a testare le capacità operative Nato in un momento in cui la guerra, come ripete il segretario generale Jens Stoltenberg, è tornata a infuriare nel cuore dell'Europa.

(Unioneonline/E.Fr)

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