Gestore del night sequestrato e uccisoIl gup: 'Rito abbreviato per 4 imputati'
Il Gup ha dato il via libera alla celebrazione del processo con rito abbreviato per quattro imputati per il delitto di Gianluca Carta, titolare di un night, sequestrato e ucciso nel 2008.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Nell'aula della Corte d'Assise, per l'occasione prestata al Gup Giampaolo Casula per questioni di spazio e di sicurezza, si è aperto ieri il processo con rito abbreviato a Niveo e Gianfranco Batzella, zio e nipote, Michele Piras ed Enrico Lecca, tutti accusati dell'omicidio volontario di Gianluca Carta, il titolare di un night sequestrato e ucciso la notte del 18 maggio 2011 con un colpo di fucile al collo.
Il suo corpo era stato trovato all'alba nelle campagne di Sestu, riverso in una cunetta. Si è già aperto, invece, davanti ai giudici della Corte d'Assiste il dibattimento nei confronti dell'unico imputato che ha scelto il rito ordinario, Paolo Coraddu, di 22 anni, di Decimoputzu, difeso dagli avvocati Mauro Massa e Ferruccio Melis, ritenuto assieme a Niveo Batzella uno dei due presunti mandanti del sequestro dell'uomo: Carta era stato prelevato e portato con la sua auto in un luogo isolato, ucciso e poi gettato nelle campagne di Sestu.
Completate le istanze della fase preliminare, il Gup del Tribunale ha rinviato l'udienza al 12 novembre prossimo per l'apertura formale del processo. A rappresentare l'accusa, sia nel processo in abbreviato che in quello in Corte d'Assise, c'è il sostituto procuratore Maria Virginia Boi, il magistrato che ha coordinato l'intera indagine sul gruppo guidato da Niveo Batzella (difeso dall'avvocato Riccardo Floris). E proprio il presunto capobanda, questa mattina, è comparso anche davanti al Tribunale del Riesame per un'udienza legata ad un'altra inchiesta: quella sul tentativo di sequestro dell'imprenditore caseario Sandro Podda. Il collegio della prima sezione si è riservato di decidere sull'istanza di mitigazione della misura cautelare decisa dal Gip. Oltre che per l'omicidio Carta e il tentato rapimento a scopo di estorsione, Batzella è indagato anche per l'uccisione di Sergio Tronci, 53 anni, operaio di Assemini, bruciato vivo dopo essere stato incaprettato col fil di ferro e rinchiuso nel bagagliaio della sua auto nelle campagne di Ortacesus il 29 febbraio 2004.