È finito con un calcio volante e cazzotti, dati da un residente e subiti da uno straniero, con coda di insulti collettivi finali, un diverbio nato ieri sera sulla spiaggia di Cala Lunga di Porto Massimo, a La Maddalena. E non è escluso che ci possano essere ulteriori strascichi. 

Tutto è nato quando i bagnanti hanno notato un gommone, tender di uno yacht ormeggiato in rada, che si avvicinava con il motore acceso alla spiaggia. A bordo c’erano due che sembravano membri dell’equipaggio: stando alle testimonianze,  dovevano recuperare una donna e alcuni bambini a terra, per riportarli sulla lussuosa imbarcazione. 

Ma quello che stavano facendo non era regolare: senza corsia, non ci si può avvicinare alla riva. Tantomeno in una costa come quella, ipervincolata. 

Il  gommone in arrivo e il momento del calcio volante (Frame da video)
Il  gommone in arrivo e il momento del calcio volante (Frame da video)
Il gommone in arrivo e il momento del calcio volante (Frame da video)

Dalla riva qualcuno ha cercato di farlo capire a chi era sul gommone. Ma loro hanno proseguito, noncuranti delle proteste. Quando il mezzo ha toccato la sabbia, una delle donne presenti, residente alla Maddalena,  è partita con un pesante rimprovero. Uno degli stranieri (pare fossero francesi), che intanto aveva raggiunto la spiaggia a nuoto, anziché chiedere scusa o giustificarsi, l’ha spintonata. 

Problema: le urla hanno attirato l’attenzione del marito della donna, che si era allontanato per fare rientro a casa. L’uomo non ci ha pensato due volte: ha preso la rincorsa arrivando a sferrare un violento calcione volante all’avversario, che è finito in acqua, dove ha continuato a prenderle.

A quel punto sono intervenuti altri presenti e l’altro membro dell’equipaggio, per separare i contendenti. «Hai toccato mia moglie, pezzo di me..a», ha gridato due volte  il maddalenino. Il fronte dei bagnanti si è fatto compatto. E tutti hanno contribuito a scacciare, tra gli insulti, gli occupanti del gommone, che ricorderanno a lungo questo soggiorno sardo, con spregio delle regole. 

«Purtroppo devo registrare una particolare maleducazione da parte di turisti stranieri», commenta Francesco Vittiello, che gestisce lo stabilimento balneare al Relitto, «troppo spesso inglesi, tedeschi e francesi arrivano nel nostro mare e non hanno rispetto delle regole. Monitorare quasi 200 chilometri di costa alla Maddalena non è facile», ammette, «la Guardia costiera ce la mette tutta, ma i mezzi sono pochi. E qualcuno, come è successo ieri, si fa giustizia da sé».  

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