Auto bruciate sotto le abitazioni delle vittime, se si considera anche il 2023 si arriva a venti utilitarie incendiate (dieci nelle ultime settimane), alcune motociclette incenerite e un chiosco distrutto nella spiaggia di Marinella.

A Olbia gli incendiari sono talmente sfrontati che nel giro di pochi mesi sono entrati in azione due volte nella stessa zona, via del Melograno, 1 marzo 2023 e 15 gennaio scorso. I raid vengono messi a segno con disinvoltura e in alcuni casi, stando alle indagini in corso, sarebbero anche “firmati”.

Ma i responsabili continuano ad agire indisturbati. Per gli olbiesi che vivono in alcune zone della città è un terno al lotto lasciare l’auto sotto casa. Sono stati colpiti commercianti, imprenditori, titolari di autonoleggio, professionisti e nell’ultimo raid, una pensionata. La striscia degli atti intimidatori non si ferma. Le forze dell’ordine hanno un quadro abbastanza chiaro, su movente e sospettati dei raid (si parla di rappresaglie con il cerino anche per motivi banali). Sino a questo momento i magistrati di Tempio non sono stati in grado di fronteggiare la situazione, che dura ormai da troppi mesi

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