È una vicenda tutta capitolina quella che ha portato all’arresto di tre persone, accusate di una presunta truffa da cinque milioni di euro messa a segno a Olbia utilizzando la procedura del Superbonus 110%. Due imprenditori romani, titolari delle società capitoline Edimp Italia Srl e Brick Big Srl, sono stati arrestati su ordine del gip del Tribunale di Tempio per emissione di fatture su operazioni inesistenti o parzialmente inesistenti e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Per Federico Caprari e Fabio Fraticelli è scattata la misura dei domiciliari, stesso provvedimento per il presunto complice in loco dei due imprenditori, il tecnico nuorese Giovanni Cambosu. Il professionista sardo ha però un ruolo di secondo piano nella vicenda, almeno stando alle indagini del pm Mauro Lavra. 

La presunta truffa sarebbe stata organizzata e attuato a Roma. Secondo il personale della Guardia di Finanza di Olbia, coordinato dal capitano Carlo Lazzari, attraverso operazioni fittizie, provate da fatture false, sono stati “creati” crediti fiscali per oltre cinque milioni di euro. I titolari dei crediti sono persone residenti a Olbia, proprietari di appartamenti in condomini. Edifici dove non sono mai avvenuti i lavori di efficientamento energetico dichiarati. Sempre stando alle indagini, anche il Comune di Olbia avrebbe ricevuto false comunicazioni. In qualche caso i crediti sarebbero già stati messi all’incasso. Sono stati sequestrati i crediti fiscali per l’intero importo. Nessun commento da parte del difensore degli indagati, l’avvocato Antonello Fadda. 

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