Conferenza stampa del sindaco di Tempio, Andrea Biancareddu, sulla situazione idro potabile nella città gallurese e gli aspetti negativi nel rapporto con Abbanoa.

Quaranta le comunicazioni che il primo cittadino ha trasmesso alla società gestore dell'acqua in Sardegna, fra richieste d'interventi urgenti per il ripristino del normale servizio idrico, lettere di diffida, richieste danni e annullamento delle fatture.

"È inammissibile che Abbanoa chieda il pagamento degli arretrati dal 2005, - sostiene Biancareddu - per il solo fatto che nel 2005 la società Abbanoa non esisteva".

La prima lettera di diffida è di un anno fa (7 luglio 2015), nell'ultima il Comune chiede un risarcimento danni per le interruzioni del servizio idrico e la non potabilità dell'acqua con un conseguente taglio del 50% dell'importo richiesto nelle bollette.

A Tempio l'acqua non è potabile dal 21 gennaio scorso e anche il risultato delle ultime analisi, dell'8 luglio, ha confermato livelli di ferro, manganese e alluminio, al di sopra dei parametri consentiti dalla legge.
© Riproduzione riservata