Importanti novità sulla misteriosa scomparsa di Silvana Gandola, 79 anni, svanita nel nulla sulla spiaggia di Aglientu, località San Silvestro, la mattina di domenica del 28 marzo 2021, in un attimo di distrazione della propria badante.

Il cadavere della donna è stato rinvenuto 10 mesi dopo, a circa un chilometro dal luogo della sparizione, da alcuni cacciatori nei pressi della foce del rio Vignola.

«Come Presidente di Penelope Sardegna e come avvocato ed amico della figlia Laura, sono vicino alla stessa dai primi momenti – dichiara l’Avvocato Gianfranco Piscitelli -, la lettura della denuncia di scomparsa unitamente ai sopralluoghi immediatamente fatti in zona hanno fatto pensare da subito ad un giallo, a cose inverosimili: il luogo dichiarato della scomparsa, quasi due chilometri a piedi con ballerine ai piedi in strada sterrata e dissestata per giungere ad una spiaggia deserta con grande parcheggio davanti, ore prima della denuncia, la mancata risposta alle innumerevoli chiamate della figlia, i 40 chilometri fuori dal Comune di domicilio in piena pandemia con divieto di spostamenti e tanto altro ancora».

I nodi da sciogliere in questa vicenda rimangono ancora tanti. Laura Rizzi, figlia di Silvana, non ha mai creduto alle dichiarazioni della badante. Secondo Laura, infatti, sua madre non sarebbe mai potuta andare in quella spiaggia. Quel giorno Silvana indossava soltanto un paio di ballerine.

«Ma Silvana Gandola è scomparsa quel giorno ed in quel luogo dichiarato? O in quel luogo non c’è mai stata? Cosa le è veramente successo?», si chiede l’Avvocato Piscitelli, che aggiunge: «Su questo caso sono in campo i migliori consulenti esperti quali l’antropologa Chantal Milani che ha esaminato i luoghi ed i pochissimi resti rinvenuti, Matteo Barone che ha accertato la non presenza dell’auto della badante nel luogo e nell’ora indicata in una denuncia attraverso attente ricerche satellitari, Roberta Bruzzone che ha stilato una corposa ed attenta relazione criminologica e di indagini forensi: tutti insieme siamo riusciti a far sì che il Gip di Tempio Pausania respingesse la richiesta di archiviazione avanzata dal pm. Non ci arrendiamo, le indagini difensive continuano a tutto campo, anche la nota avvocata Serena Gasperini, scesa in campo a supporto del team di esperti, concorda sul fatto che l’inchiesta deve continuare perché le lacune sono tante, così come gli interrogativi e i testimoni ancora da ascoltare».

Angelo Barraco

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