Ritorna, nel fine settimana, “Lu còiu”, l’antico matrimonio gallurese. Anche quest’anno gli sposi saranno dei figuranti; prima della pandemia, nel 2017 ad esempio, e nel 2019, fu celebrato un vero matrimonio, con tanto di sacerdote a benedire le Nozze (allora fu don Peppino Masala) celebrate secondo il rito di Santa Romana Chiesa e valide sotto tutti gli aspetti.

La manifestazione, che vede gli sposi con gli abiti tradizionali, come i canti ed i balli, si svolge in due fasi: sabato 27 maggio ci sarà “La Pricunta”, rito che si svolge il giorno prima del matrimonio e che dà inizio alla cerimonia; il padre dello sposo incontra quello della sposa e gli chiede il consenso; l’appuntamento è alle ore 18:00, alla Casa della Sposa, in via Ruda 11-Buocamino.  

Domenica 27 maggio ha luogo “Lu Còiu”, la celebrazione del matrimonio e i festeggiamenti come da tradizione gallurese, con balli e musica. Alle 10:30 c’è l’uscita da Casa della Sposa di via Ruda 11 e alle 11:00 il matrimonio presso la chiesa di Buoncamino. Lu Còiu fa parte della manifestazione “Primavera in Gallura” presentata dall’associazione “Stazzi e Cussogghj”. La direzione artistica è dell’associazione culturale “Amici di Lucia”; è presente il Gruppo Folk San Pantaleo col fisarmonicista Peppino Bande.

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