Salvato il cinghiale Maddy, torna libero nel rifugio Miki Pig di Telti
Ferito a una zampa da un laccio o più probabilmente da un colpo di fucile, era stato soccorso a La Maddalena nel 2023(foto Careddu)
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È tornato libero Maddy, l'esemplare di cinghiale sopravvissuto a una battuta di caccia che lo aveva ferito a una zampa, costringendolo a 43 giorni di agonia.
Ieri è stato accolto nel rifugio di Miky Pig - Santuario animali liberi, a Telti, che ospita animali sottratti a sfruttamento e maltrattamenti. In un ampio recinto, con zone ombreggiate, una pozza d'acqua e una struttura coibentata perché si senta al sicuro, Maddy sarà accudito da un'equipe veterinaria, insieme alla Lega antivivisezione, per garantirgli un recupero adeguato.
Ferito a una zampa da un laccio o da un colpo di fucile, Maddy era stato soccorso a La Maddalena nel 2023, grazie alla Lav e a Forestas. Portato al Centro di allevamento e recupero della fauna selvatica di Bonassai, i veterinari avevano valutato l'amputazione dell'arto compromesso.
Poi, tra burocrazia e attese, il cinghiale ha trascorso quasi due anni chiuso in un box di cemento senza potersi muovere in un ambiente naturale, con conseguenze nefaste per la sua salute. Per salvare Maddy, la Lav aveva lanciato un appello, accolto dalla Regione che tramite l'assessorato alla Difesa dell'ambiente aveva chiesto l'intervento del Carfs di Bonassai, assicurando il rilascio in natura a guarigione avvenuta e la ricerca di una struttura idonea per proseguire le cure.