"Concerto organizzato sotto il falso nome di Dj Triplo, in Comune non sapevano di trovarsi davanti 4 mila persone". Così Salmo spiega su Instagram come sia stato possibile il suo show a sorpresa di venerdì scorso a Olbia che ha sollevato grandi polemiche sul maxi assembramento senza mascherine al molo Brin.

"Sapevo a cosa andavo incontro – dice il rapper sardo - ma non me ne frega". Mentre sull'ipotesi di inchieste e sanzioni osserva: "Che io abbia fatto una cazzata è discutibile. Ho fatto un live sotto la ruota panoramica, a dieci metri dal corso, dove ci saranno minimo 10mila persone al giorno ammassate senza mascherina, perché non è più obbligatoria in pubblico".

Salmo spiega anche lo scopo della sua performance. "Ho detto cose importanti sulle regolette che lo Stato ha imposto per i concerti, che sono patetiche. Dentro il concerto ti devi comportare in una certa maniera, poi esci dal recinto e fai quello che ti pare".

Sulle critiche di altri artisti "uno non può definirsi un artista se non infrange le regole, chi non ha capito quella frase non è un'artista - provoca - questa cosa la dovevate fare anche voi, io mi sono battuto contro regole ridicole, ma della musica a voi non ve ne frega".

L'ultimo affondo è per Fedez, con cui sabato si è scontrato su Instagram. "Non ho aderito alle tue iniziative perché mi stai sul c***o”. “Sei un politico? Fammi capire se quando parlo con te sto parlando con un artista o con un politico".

Intanto il caso, anche dopo la presa di posizione del governatore Solinas che ha parlato di un "pericoloso errore", finisce in Parlamento con un'interrogazione annunciata da Salvatore Deidda, deputato Fdi. "Come è stato possibile lo svolgimento di un concerto quando le discoteche sono chiuse e i locali sanzionati per i clienti che ballano? Chi deve controllare? Perché due pesi due misure?". 

LA REPLICA DI FEDEZ – “Tutto è politica quando coinvolge la vita e il lavoro dei cittadini, quindi mi dispiace dirtelo caro Salmo ma quello che hai fatto è politica e per di più della peggior specie''. Così Fedez risponde alla polemica portata avanti ancora oggi da Salmo, e lo fa su Instagram.

''Non mi ha stupito - scrive ancora Fedez - che non hai rispettato le regole mi ha stupito che non hai rispettato le persone. Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del paese, di chi ascolta la tua musica e viene ai tuoi concerti e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo non se un artista sei uno st***o''. E aggiunge: ''Ho cercato di spiegarti che donare 10 mila ulivi può essere utile in questo momento. È un'idea che come sai ho avuto anche io in precedenza, ma confrontandomi con Treedom che pianta ogni giorno alberi in tutto il mondo ho scoperto che purtroppo ci vorranno almeno 5 anni prima che si possa piantare sulle terre bruciate della Sardegna. Ma tu ovviamente non mi hai ascoltato, perché ti sto sul ca**o''.

''Bene ora che ci hai spiegato come hai preso per il c**o la tua città e la tua isola, ora finalmente ti va di dirci cosa farai per sostenerla? Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione sostenendo pure di farlo pure per aiutarla non fa di te un artista, fa di te un narcisista e anche del tipo più pericoloso perché evidenzia che in te mancano l'empatia e la maturità necessarie per proteggere la collettività'', scrive ancora Fedez a Salmo. ''Prenditi le tue responsabilità sei adulto e vaccinato (spero). Visto che ti chiedi se stai discutendo con un artista o un politico ti rispondo: stai discutendo con un adulto. Se dopo che hai compiuto 18 anni ti senti ancora in dovere di fare le cagate solo perché le fanno anche gli altri è molto grave'', conclude.

LA CONDANNA DI ASSOMUSICA – Nel frattempo, arriva anche la ferma condanna di Assomusica per il rapper olbiese. “Assomusica - si legge in una nota del presidente Vincenzo Spera  - non può che condannare episodi del genere, che danneggiano soprattutto gli organizzatori di concerti che lavorano con serietà, rispettano le regole sulla sicurezza e a tutela della salute del pubblico, ma anche e, forse ancor di più, l'immagine degli artisti stessi".

"Riteniamo, quindi, che sia doveroso attenersi a quanto disposto dalla normativa, in base ai più recenti decreto legge, e ribadiamo la necessità che il Governo e le istituzioni preposte ascoltino e prendano in seria considerazione quanto contenuto nei nostri documenti fin dallo scorso anno. Non possiamo continuare a lavorare a capienze ridotte e crediamo che, stante l'attuale situazione vaccinale e le attuali modalità di accesso con le previste "certificazioni green", si possa arrivare con ponderata certezza al ritorno alle piene capienze già nel prossimo autunno".

(Unioneonline/v.l.)

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