Per gli amici di Arzachena e Palau era Grig e ormai veniva considerato a tutti gli effetti un gallurese. Si chiamava Grigore Popescu, aveva 41 anni, faceva il manutentore e giocava a calcio. Una settimana fa si trovava in un paese a pochi chilometri da Craiova, città rumena di circa 300mila abitanti. È finito in una rissa ed è stato colpito violentemente, tanto da cadere rovinosamente sull'asfalto. Grig è morto ieri mattina in un ospedale di Bucarest, il colpo subito è stato devastante.

Il giallo - Non è chiaro se l'uomo è morto a causa della caduta (avrebbe battuto il capo su un cordolo di un marciapiede) o se è stato ucciso da un violentissimo colpo, l'ultimo di una serie di pugni sferrati da diverse persone. Le autorità rumene procedono per omicidio, stando alle poche notizie che arrivano dalla città di Craiova. Non è escluso che Grigore Popescu possa essere stato aggredito da un gruppo di connazionali nella tarda serata del 21 dicembre.

"Siamo sconvolti" - Popescu, come tanti rumeni, aveva scelto la Gallura per vivere e lavorare. Era sposato con una connazionale e aveva una figlia di sei anni. Abitava a Palau e lavorava come manutentore in una villa di Porto Rafael. Aveva molti amici anche ad Arzachena, perché faceva parte della società A.S.D. Arzachena 2015 e disputava con i compagni il campionato di calcio a 5, categoria C2. Nella pagina Facebook del club arzachenese, ieri mattina, è comparso questo post: «Non ci sono parole per dire quello che proviamo in questo momento. Oggi disputeremo la coppa Italia, abbiamo deciso di farlo per te. Buon viaggio, sempre uno di noi». L'allenatore della squadra di calcio a 5, Gabriele Longu, ha raccolto le prime informazioni sulla tragedia: «Questa notizia che arriva dalla Romania ci ha colpito profondamente, Grig era un amico e una persona molto legata alla Sardegna e alle nostre comunità. Sappiamo che insieme alla moglie e alla figlioletta era andato nel suo paese di origine per trascorrere le festività di fine anno. Sabato, purtroppo, è successo qualcosa che ha fatto finire il nostro amico in un letto di ospedale».

La tragedia - Grigore Popescu, in effetti, è entrato in un ospedale di Bucarest sabato e le sue condizioni erano disperate, si parla di coma irreversibile. Un altro rumeno tesserato con l'A.S.D Arzachena 2015 è in vacanza nella sua città, poco lontana da Craiova e ha visto Grigore in ospedale nei giorni scorsi, i medici già parlavano di un quadro clinico compromesso. Ancora Longu: «Non sappiamo esattamente cosa sia successo sabato, saranno le autorità romene, credo, a stabilirlo. Posso solo dire che la nostra società sportiva ha perso un atleta e un amico. Siamo profondamente addolorati». Ieri la società arzachenese ha disputato un incontro di Coppa Italia a Lanusei, ma il clima tra i giocatori e i dirigenti del club gallurese non era certo quello di una partita di calcio. Anche la comunità di Palau è stata colpita dalla tragedia di Grig, il parroco della cittadina costiera, Paolo Pala: «Siamo tutti molto dispiaciuti per la morte del nostro compaesano Gregorio Popescu, avvenuta per mano violenta nella sua città di Craiova (Romania), dove si era recato per trascorrere il periodo natalizio. Alla moglie, alla sua bimba, giunga l'abbraccio di tutta Palau... un abbraccio che già da qualche giorno assume la forza tenera e sicura della preghiera e della solidarietà».

Andrea Busia

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