Porto Cervo, il direttore del Pevero golf club: bisogna puntare sul turismo attivo
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In Sardegna servono più campi da golf per far funzionare la magia del turismo attivo che in Spagna (la Costa del Sol ne ha 130) e Portogallo (in Algarve ce ne sono 117) si traduce in dodici mesi l'anno di lavoro per strutture sportive, alberghi e servizi collaterali: parliamo di negozi, palestre, centri benessere.
"Il golfista si muove volentieri verso destinazioni che offrono più campi e diverse possibilità di alloggio di categoria 4 e 5 stelle. - spiega il direttore del Pevero Golf Club Marco Berio - Con una sola struttura sportiva non possiamo attrarre importanti flussi turistici legati a questo genere di vacanza attiva".
Servono sì campi da golf e posti letto, ma localizzati a pochi passi dall'aeroporto e distanti l'uno dall'altro non più di 10-20 chilometri, altrimenti la formula magica che altrove produce milioni di giocatori (turisti) ogni anno non funziona.
In teoria se ne discute da tempo, in pratica non avviene nulla. O quasi.
Una partnership Sardegna-Corsica spera di mettere una pezza temporanea al problema.
"Ho contattato il Golf Club Sperone e dal 23 al 25 settembre ospitiamo un torneo che associa i nostri due splendidi percorsi progettati dal talento di Robert Trent Jones. - precisa Berio - Negli Stati Uniti è un genere di evento che collega decine di campi e produce numeri incredibili. Per fare rete noi siamo costretti ad andare al di là delle Bocche perché qui, da anni, si parla di investire su golf e turismo attivo, ma in concreto si fa poco.
Bisogna agire, servono interventi strutturali. Oggi i campi si realizzano e mantengono con metodi sostenibili, nel pieno rispetto dell'ambiente. Devono esserci almeno 3 o 4 campi nei dintorni di Porto Cervo per fruire dei vantaggi di cui godono altre note località».
Il Pevero club è di proprietà del Qatar attraverso la Smeralda Holding.
L'amministratore delegato della società, Mario Ferraro, ha già espresso la volontà di puntare molto, se non tutto, sul golf e sullo sport.
Intanto gli ospiti della versione sardo-corsa della Robert Trent Jones experience dovranno accontentarsi di fare la staffetta con auto e traghetto: saranno impegnati venerdì 23 settembre tra le diciotto buche della Costa Smeralda, mentre sabato 24 è previsto il trasferimento a Santa Teresa Gallura e l'imbarco per Bonifacio.
Poi un'altra tappa in auto prima di godersi la seconda parte del torneo.