È dal 1965, che la comunità di Palau e gli ospiti del borgo, celebrano nella piccola chiesetta, voluta ed edificata da Raffel Neville, Santa Rita, la santa dei casi impossibili. Nei primi anni con don Andrea Usai, poi dal 1967 al 2018, con don Salvatore Matta e negli ultimi anni con don Paolo Pala. 

Una ricorrenza che con il tempo ha aggiunto, al momento religioso, accompagnato dalla tradizionale benedizione delle rose, quello conviviale, seguito da una notturna e suggestiva fiaccolata, che dal borgo, percorrendo circa 3 chilometri e mezzo, arriva alla parrocchiale di Nostra Signora delle Grazie, nel centro del paese.  

Anche quest’anno, parecchi devoti della Santa si sono riuniti davanti quella chiesetta bianca, in stile spagnoleggiante, con campaniletto a vela, voluta da Raffael Neville, conte di Berlanga, in quel borgo, realizzato tra graniti e la macchia mediterranea, ancor prima che nascesse la Costa Smeralda.

Che la memoria di Raffael Neville – figlio di Edgar diplomatico, scrittore e produttore di alcuni film di Charlie Chaplin nonché amico di Picasso mentre la madre era imparentata con re di Spagna – sia ancora presente a  Porto Raffael, lo testimonia anche la sua foto appesa a sinistra della chiesetta.

Ma dalla stessa piazzetta della chiesa,fino a quelle del mare, è una continua celebrazione del conte di Berlanga con numerose foto che ricordano gli eventi mondani che venivano organizzati in passato, alla presenza di artisti, intellettuali, attrici e attori di risonanza internazionale nel borgo. Non si sa però a cosa sia stata legata la sua particolare devozione a Santa Rita da Cascia, portandolo appunto a dedicare alla Santa di Cascia fa la piccola chiesetta.

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