"Questa vittoria è il frutto del messaggio di cambiamento che abbiamo lanciato nel corso della nostra campagna elettorale, abbiamo saputo intercettare il desiderio di rinnovamento dei cittadini padresi e soprattutto dei giovani, che ci hanno sostenuto con forza sin da subito e si sono esposti in prima persona a nostro favore".

Non può che essere all’insegna dell’entusiasmo il commento del nuovo sindaco di Padru Antonello Idini, 45 anni, all’indomani del clamoroso risultato che lo vede vincitore contro lo storico sindaco uscente Antonio Satta di 79 anni, che correva per la quinta legislatura nell’arco di un ventennio.

Sono 728 (il 51.56%) i cittadini padresi che hanno scelto il cambiamento proposto da Antonello Idini, a capo della lista Uniti per Padru, contro i 684 affezionati ad Antonio Satta (48.44%), in campo con il gruppo Sviluppo e Solidarietà. Fu lui nel 1996 il fautore dell’autonomia comunale del paese gallurese, allora frazione della vicina Buddusò, nonché il suo primo sindaco.

Un esito niente affatto scontato quello ottenuto dal nuovo primo cittadino, che solo 5 anni fa fallì nell’intento di spodestare Satta. Questa volta ha invece ha battuto l’insidioso avversario con uno scarto di 44 voti, dopo uno spoglio caratterizzato fino all’ultimo da un serrato testa a testa tra i due candidati.

"Ho già la scrivania piena di dossier da esaminare - ha dichiarato questa mattina Idini, che si è messo subito a lavoro presentendosi ai dipendenti comunali -. Ho voluto riunire tutti per rassicurarli sul nuovo percorso che faremo insieme - ha spiegato il sindaco – e ho riscontrato con piacere che anche all’interno degli uffici c’è stato un cambio generazionale dovuto a diversi pensionamenti e nuove assunzioni".

Ad affiancarlo tra i banchi della maggioranza, Luigi Corda (108 voti), Massimiliano Modde (97), Giovanni Antonio Porcheddu (80), Antonio Giovanni Narciso Pilu (74), Donatella Arru (68), Stefania Satta (61), Alberto Soggiu (52) e Antonio Murrai (43). L’opposizione sarà composta, oltre ad Antonio Satta, da Tore Careddu (148 voti), Antonello Mudulu (104) e Raimondo Mura (63).
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