Una distesa di scarpe rosse, diventate uno dei simboli del femminicidio, sulla scalinata di San Simplicio. Ancora una volta gli studenti della scuola media “A. Diaz” di Olbia sono stati i protagonisti dell’installazione in occasione della giornata mondiale contro la violenza di genere.

Sul fenomeno, “sempre più vera e propria emergenza”, momenti di riflessione, piccoli dibattiti, poesie, testimonianze e interventi guidati dai docenti, e presentati da Salvatore Caligaris, ex studente Diaz, oggi liceale. Un’intensa mattinata preceduta da un percorso intrapreso, qualche settimana fa, con un’analisi delle parole ostili e irrispettose, spesso l’anticamera di altre forme di violenza, e con il ricordo di Giulia Cecchettin, alla quale è stato dedicato, in tutte le scuole italiane, un minuto di silenzio o di rumore.

«Il tema è molto complesso, ma è necessario affrontarlo in ogni occasione didattica -  sottolinea l’insegnante Walter Mura  - Oggi la scuola è chiamata a contrastare gli stereotipi di genere, che sono alla base di una visione distorta della società e quindi ad educare sempre a ogni differenza e specificità». Alla manifestazione hanno partecipato l’assessora all’Istruzione Sabrina Serra e la presidente del Centro antiviolenza Prospettiva Donna, Patrizia Desole.

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