C’è un adulto dietro la scomparsa dei due ragazzi di Olbia che hanno fatto perdere le loro tracce dal 25 gennaio scorso: ne è convinto Antonello Contini, il padre di Giuseppe, 15 anni, svanito nel nulla insieme a Karol, due anni più grande.

L’uomo stamattina ha voluto parlare con i giornalisti in piazza Nassirya, possibile luogo di incontro tra i due adolescenti, «vi ho chiamato – ha detto – per escludere categoricamente queste voci che stanno girando e che parlano di armi. Non è successo niente di tutto questo. Oltre all’ultima posizione rilevata vicino all’istituto agrario, ci sono tante segnalazioni che qualcuno ce l’aveva con i ragazzi». Sicuramente dopo tanti giorni non si può più parlare di allontanamento volontario. «Dei ragazzi così giovani non hanno certo la testa per fare i latitanti, non è possibile che stiano tanti giorni nascosti, o c’è qualcuno che gli dà un tetto e da mangiare o li tengono con la forza».

Nei giorni scorsi Contini si era lamentato di un presunto immobilismo nelle ricerche. «Ci siamo confrontati e oggi non possiamo dire che non ci sia impegno, le ricerche vengono fatte, magari noi famiglie vorremmo più informazioni perché non sappiamo nulla». Il padre di Giuseppe ha lanciato anche un nuovo invito ad amici e conoscenti dei ragazzi perché collaborino alle indagini.

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