Diminuiscono i cittadini positivi al Covid-19, scende il numero dei ricoverati e aumenta quello dei posti letto liberi, soprattutto nelle terapie intensive. I numeri non fanno la quadra con il colore.

"Se è vero che questi sono gli indici utilizzati per determinare la gradazione di colore delle regioni, non capiamo la decisione del ministero di declassare la nostra in zona arancione ", si chiede il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, nella consueta conferenza stampa per riferire sulla situazione epidemiologica in città.

A oggi, incrociando i dati di Ats e quelli del Mater Olbia, i soggetti positivi sono 118 (contro i 154 di un mese fa e i 283 di sessanta giorni fa) e sul totale dei posti letto nella terapia intensiva dei reparti Covid, quaranta sono attualmente a disposizione.

"Non ci sono i dati che giustificano questo passaggio in zona arancione, deciso proprio il giorno in cui sono stati inaugurati trenta nuovi posti letto nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Sassari: il nostro Rt è sempre stato sotto l'uno", aggiunge Nizzi, spiegando che la scelta del ministero è basata su presupposti sbagliati e su elenchi sporchi e datati e puntando il dito sull'inefficienza del sistema informatico di gestione dei dati.
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