Sono iniziate questa mattina, davanti alla spiaggia olbiese delle Saline, le operazioni preparatorie del recupero dello yacht Atina.

La lussuosa imbarcazione, 47 metri, costruito nel 2008 nel cantiere Heesen, battente bandiera Cook Islands, era affondata nell’agosto scorso a causa di un violento incendio.

La Direzione marittima di Olbia e la Procura di Tempio (che ha aperto una indagine sul naufragio) sovrintendono al recupero, il relitto sarà riportato in superficie con l’utilizzo del pontone Conquest MB1 (dell’azienda olandese Dutch Offshore). Il pontone è lungo 136 metri ed ha una potente gru a piedistallo, è stato utilizzato durante la complessa attività di rimozione della della nave Costa Concordia. 

Oggi a Olbia sono iniziate le ispezioni subacquee, gli operatori al lavoro sono una decina. L’armatore turco dell’Atina ha presentato un piano di recupero del panfilo, vagliato dalla Direzione marittima di Olbia. Stando a indiscrezioni a bordo del panfilo c’è anche una cassaforte con denaro e gioielli. 

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