Ambulatori chiusi, guardie mediche non pervenute, liste d'attesa infinite, pronto soccorso del Giovanni Paolo II in sofferenza.

In vista della stagione estiva appena cominciata, il cui flusso turistico impatta, da sempre, sull'ospedale olbiese, i consiglieri del Partito Democratico di Olbia lanciano un grido d'allarme, denunciano le condizioni drammatiche in cui versa il sistema sanitario territoriale e chiedono risposte immediate al sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, al sub commissario della provincia Olbia - Tempio, Pietro Carzedda, e alla Regione.

«Lo scenario più preoccupante è il Pronto Soccorso dove ci sono dieci medici, di cui tre in malattia, tre non possono fare i turni notturni, gli altri si trovano a lavorare anche per due settimane senza il giorno di riposo, il primario è in malattia e il facente funzioni pare che dopo una sostituzione di quindici giorni, avrebbe abbandonato l'incarico mentre sono quattro per turno gli infermieri che assistono chi resta in attesa anche per tredici ore», dice la consigliera, Maddalena Corda.

«Il Pronto Soccorso vive uno stato di emergenza senza precedenti e questa fase emergenziale continua sta mettendo da parte tutte le cure e i livelli di assistenza che dobbiamo garantire ai malati cronici in Gallura, presenti in gran numero, inoltre è diventato impossibile prenotare entro sei mesi visite di alta diagnostica strumentale», conferma il segretario cittadino del PD, Pietro Spano, sollecitando l'intervento degli assessori regionali galluresi.

«L'emergenza del servizio sanitario olbiese è viva in tutta la Gallura visto che all'ospedale di Olbia confluiscono pazienti da tutto il territorio, senza trascurare la fragilità delle infrastrutture viarie per raggiungerlo», aggiunge la segreteria provinciale del partito, Mariangela Marchio. «Il nostro è uno dei territori più svantaggiati, la provincia di Sassari è quella con il più alto tasso di mortalità, ma nessuno alza la voce per denunciarne le condizioni: siamo qui per difendere la sanità pubblica e il diritto alla salute di tutti», conclude la capogruppo di Olbia democratica, Ivana Russu.

© Riproduzione riservata